Annaffiare le piante risparmiando acqua, è possibile. Come? Impara a mettere in pratica le tecniche di irrigazione corrette. Ecco quali sono.
Annaffiare le piante è un’attività fondamentale per far si che il nostro raccolto sia abbondante.
Quali sono le cose da tenere a mente se vogliamo risparmiare acqua e allo stesso tempo ottenere ricchi raccolti? Ecco i consigli più utili.
Annaffiare risparmiando acqua? L’importante è tarare la quantità d’acqua in base alle reali esigenze degli ortaggi.
Esemplificativi sono i casi di basilico e peperoncino: il primo va annaffiato spesso ma con quantità d’acqua limitate; il secondo invece può vivere in piena estate senza nemmeno una goccia d’acqua, anzi in queste condizioni il sapore piccante dei suoi frutti aumenterà drasticamente.
Ma per capire quando effettivamente annaffiare occorre osservare la vegetazione: se appare poco turgida significa che l’ortaggio ha bisogno d’acqua.
Ricordate sempre che le piante recuperano acqua tramite le radici, è quindi inutile bagnare foglie e fusti, anzi questa pratica è controproducente, perché è proprio negli ambienti umidi che si annidano gli insetti nocivi e si sviluppano le malattie fungine.
Irrigare risparmiando acqua significa anche mantenere inalterata la qualità delle riserve idriche, evitando di utilizzare forniture a pagamento.
L’acquedotto assicura acqua di qualità destinata principalmente all’essere umano, sarebbe uno spreco utilizzarla per l’orto senza prima aver provato ad annaffiare utilizzando le risorse che mette a disposizione la natura.
Nulla di complicato, recuperate l’acqua piovana collegando la grondaia a un serbatoio e utilizzatela nell'orto, le piante apprezzeranno moltissimo questa vostra scelta. Oppure, se ne avete la possibilità, con l’aiuto di una pompa, attingete acqua da fossati, pozzi o specchi d’acqua limitrofi al vostro orto.
Per risparmiare acqua bisogna assolutamente conoscere, in relazione alla specie coltivata, la tecnica di irrigazione migliore e le modalità per attuarla correttamente.