Biodiversità e curiosità

Come coltivare gli spinaci in autunno

Come coltivare gli spinaci in autunno

Gli spinaci coltivati in autunno sono i migliori:buonissimi e ricchi di sostanze utili al benessere del corpo.

Gli spinaci si coltivano con estrema facilità: non dovete far altro che preparare il suolo e irrigare se la stagione è particolarmente asciutta. Oltre a questi lavori, non vi resterà che raccogliere e gustare le vostre foglie di spinacio.
Seguiteci nell’orto autunnale e cominciate a coltivare gli spinaci insieme a noi.

Gli spinaci raggiungono la notorietà grazie a Braccio di Ferro

Foglie di spinacio

Lo spinacio (Spinacia oleracea) è una verdura coltivata per la bontà delle sue foglie di color verde scuro. Questa pianta giunge in Europa intorno all’anno 1000, ma raggiunge la notorietà come alimento solamente durante il 1800.

La sua popolarità aumenta a dismisura agli inizi del ‘900, quando il mondo occidentale inizia a conoscere “Braccio di Ferro” e la forza sovrumana che gli spinaci son capaci di donare a questo personaggio immaginario.

Appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae, alla pari di bietole e quinoa, lo spinacio è una pianta che resiste bene al freddo e si adatta a vari tipi di terreno. Di contro, la coltivazione viene vanificata se le temperature superano i 26 °C o se il vegetale non ha a disposizione abbastanza acqua.

La semina si effettua tra settembre e ottobre

Spinaci coltivati

La buona riuscita della coltivazione dello spinacio è legata alla scelta dei semi. Utilizzate sementi di varietà adatte al ciclo autunnale-invernale, come lo spinacio “Gigante d’inverno”, il “Merlo nero” o il “Viroflay”.

La semina degli spinaci si effettua da metà settembre a metà ottobre su un terreno posto in pieno sole e solo dopo aver lavorato la terra per almeno 25 cm di profondità.

Per favorire lo sgrondo dell’acqua in eccesso, è opportuno coltivare su aiuole rialzate alte almeno 10 cm. Seminate a spaglio, distribuendo omogeneamente la semente su tutto il suolo a disposizione, oppure inserite i semi in solchi paralleli profondi circa mezzo centimetro e distanziati tra loro di circa 25 cm. Ricoprite la semente con la terra di scavo e annaffiate in abbondanza ma con delicatezza.

È bene ricordare che lo spinacio non ha bisogno di essere concimato, specie se coltivato in rotazione a ortaggi ben nutriti in precedenza, come pomodori o zucchine.

Con poche cure si raccoglie in abbondanza

La raccolta degli spinaci

Lo spinacio germina in poco più di una settimana se le temperature si attestano intorno ai 15 °C.

Se avete seminato a righe, una volta che le piantine emergono dal terreno, diradate la fila mantenendo un cespo di spinacio ogni 10 cm - 15 cm circa.

Per tutta la durata della coltivazione mantenete il suolo moderatamente umido; se la stagione invece è particolarmente asciutta, irrigate gli spinaci con costanza, perché se le piante dovessero soffrire la mancanza d’acqua, salirebbero a fiore e le loro foglie diverrebbero inappetibili.

Anche il controllo delle erbe infestanti è un’operazione utile a favorire il buon sviluppo dello spinacio. Potete eseguire questo lavoro a mano o tramite zappettature superficiali. 

Queste sono le poche e semplici cure da riservare alle piante durante i 2 - 3 mesi in cui si conclude il ciclo di coltivazione.

Ora non vi resta che raccogliere gli spinaci: estirpate dal suolo i cespi più grossi o asportate con le forbici le foglie di cui avete bisogno. Eliminando solo una parte di vegetazione, la pianta si rigenererà e vi assicurerà altri raccolti nei mesi successivi. Ricordate che se durante l’inverno le temperature scendono sotto i 4 °C - 5 °C, è opportuno difendere la coltura con un apposito tunnel protettivo.

Cucinarli o consumarli freschi?

Come usare gli spinaci in cucina

Gli spinaci possono essere consumati freschi, lessati o saltati in padella, oppure utilizzati per preparare ricette più complesse: come non citare la famosissima torta pasqualina, vero e proprio must della cucina ligure, o i canederli e gli spatzle altoatesini, come pure i cappellacci ricotta e spinaci propri della tradizione ferrarese.

Queste sono solo alcune delle numerose ricette italiane che utilizzano questo ortaggio, una verdura che ha conquistato tutti i palati del Belpaese.

Gli spinaci sono un vero toccasana per l’organismo

Spinaci in una ciotola

Gli spinaci sono ortaggi privi di colesterolo e dal basso contenuto calorico; elevata, invece, è la presenza di fibre, sali minerali e vitamine (vitamina A, C, K, E, luteina e acido folico).

La somma di queste sostanze dona agli spinaci un’importante funzione antiossidante che si manifesta principalmente a favore della salute degli occhi e delle arterie coronarie.

Il ferro è un elemento presente in modo massiccio nelle foglie di spinacio, peccato che la presenza di ossalati ne riduca la possibilità di assorbimento. Questo aspetto viene parzialmente compensato dalla presenza di acido ascorbico (vitamina C), composto che promuove l’assimilazione del ferro.

E chi ha problemi di dieta non limiti la sua voglia di spinaci: questa verdura è indicata per chi soffre di problemi metabolici o di obesità, come pure per coloro che sono intolleranti al glutine e/o al lattosio.

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