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Filiera agroalimentare sostenibile: certificare l'impatto ambientale è essenziale

 Filiera agroalimentare sostenibile: certificare l'impatto ambientale è essenziale

L’EPD Process certifica l’impegno di Valfrutta ad assicurare una filiera sostenibile.


Creare una filiera agroalimentare sostenibile è un impegno che Valfrutta ha intrapreso da anni e che finalmente è diventato realtà all’inizio del 2020. Alla fine di gennaio è riuscita a ottenere la certificazione EPD (Environmental Product Declaration) Process, riconoscimento internazionale che attesta un traguardo importante per l’azienda ma soprattutto per l’ambiente.

Questo è solo l’ultimo dei risultati ottenuti, frutto di anni di lavoro e collaborazioni con importanti realtà, al fine di raggiungere degli standard produttivi capaci di guardare prima all’ambiente che al guadagno.


Cos’è la filiera agroalimentare sostenibile?

Cos’è la filiera agroalimentare sostenibile?

Molto spesso si sente parlare di filiera agroalimentare. In cosa consiste?

La filiera agroalimentare è l’insieme di tutti i passaggi produttivi che precedono l’acquisto della merce da parte dell’acquirente finale: contadino, albero, irrigatore dell’acqua, trattore, furgone, imballatore, fruttivendolo. Questi sono solo alcuni dei tantissimi protagonisti e strumenti che compongono il grande mondo che è la filiera agroalimentare, un ecosistema composto da tante professionalità da valorizzare

Valfrutta ha sempre pensato a una gestione che vede al centro della sua attenzione il cliente finale e il benestare di chi coltiva e offre la materia prima. Per anni si è impegnata a ridurre sempre più l’impatto sulle lavorazioni dei suoi prodotti con l’idea di rendere l'azienda sostenibile, cercando di valorizzare e migliorare l’ambiente

Questo impegno è stato ufficialmente riconosciuto alle porte del 2020, quando Conserve Italia e Valfrutta hanno ricevuto un importante riconoscimento: la certificazione EPD (Environmental Product Declaration) Process per la capacità di seguire l’intero processo produttivo e dichiararne il corretto impatto ambientale.


Perché certificare l’impatto ambientale?

Perché certificare l’impatto ambientale?

Valfrutta ha deciso di certificare l’impatto ambientale dei suoi prodotti per poter assicurare al proprio cliente solo la qualità.

Ecco il motivo per cui ha impostato un processo interno che supervisiona nello specifico tutto il ciclo di vita dei prodotti, considerando e tenendo traccia anche di tutti i consumi attivi di risorse e le emissioni in atmosfera.

Per il cliente finale, ciò significa avere una sicurezza in più, dato che in ogni momento può essere ricostruita nel dettaglio la storia di ogni singolo prodotto a marchio Valfrutta.

Certificare il proprio impatto ambientale in ambito agroalimentare ha però un altro importantissimo riscontro, perché questa attività ha la capacità di mostrare chiaramente tutti gli sforzi e le attività intraprese dall’azienda per abbattere gli sprechi e massimizzare le rese; sia in termini di materia prima che di risorse, come possono essere l’acqua, i diserbanti, la benzina o l’energia elettrica, solo per citarne qualcuno.


Dagli studi sull'agricoltura di precisione all’EPD Process

Dagli studi sull'agricoltura di precisione all’EPD Process

Valfrutta e Conserve Italia lavorano sul progetto da almeno quattro anni, quando hanno cominciato a studiare l’agricoltura di precisione applicata all’orticoltura con l'aiuto dell’Università degli Studi di Milano, dell’Università di Genova e del C.I.C.A. di Bologna, e con il parziale sostegno economico della Regione Emilia-Romagna.

Queste attività hanno portato a definire un sistema di approvvigionamento idrico capace di  ridurre l’utilizzo d’acqua nella coltivazione del pomodoro, del mais, del fagiolo e del pisello quasi del 10%. Un risultato entusiasmante raggiunto nel 2018 che ha dato la spinta verso nuovi importanti obiettivi in ambito ambientale. 

Si sono, infatti, aggiunte altre importanti ricerche al fine di razionalizzare e minimizzare i trattamenti fungicidi e le concimazioni. Non solo, da qualche mese tutti i contadini di Valfrutta che coltivano mais e pomodoro possono contare su un app smartphone che indica loro i bisogni delle piante a tempo di record.

Tutte queste attività hanno creato la base solida su cui fondare la candidatura alla prestigiosa certificazione EPD Process, attestato che afferma che le Dichiarazioni Ambientali dei prodotti Valfrutta venga svolta in conformità agli elevatissimi standard de “The International EPD System”. 

L’esito era abbastanza scontato e il 30 gennaio 2020 il presidente Maurizio Gardini ha potuto ricevere questo importantissimo riconoscimento potendo affermare orgogliosamente che “La certificazione EPD Process conferma la nostra serietà e trasparenza. Siamo tra le prime aziende in Italia ad avere ottenuto questo riconoscimento. La sostenibilità ambientale è un impegno che assumiamo tutti i giorni nei campi, negli stabilimenti, negli uffici e nella logistica. D’ora in avanti lo faremo conoscendo in maniera scientifica l’impatto ambientale del ciclo di vita di ogni nostro prodotto intervenendo per ridurre le emissioni in atmosfera e i consumi idrici, di suolo e di energia”.

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