Orti sociali e progetti solidali

A Genova l'Orto Collettivo più grande d'Europa

A Genova l'Orto Collettivo più grande d'Europa

Un grande orto per una grande comunità: l'orto di Genova è quello più grande di tutta l'Europa!

“La prima regola è come arrivarci: niente auto, nè veicoli privati a motore, possibilmente. Vieni con il bus 63!”
Se pensi a quale possa essere la “prima regola” di un orto collettivo ti immagini qualcosa tipo l’organizzazione delle divisioni degli appezzamenti, oppure la razionalizzazione degli ortaggi. E invece niente di tutto questo, “vieni con il 63”, magari ci metti 5 minuti in più ma inquini meno e ti stressi meno guidando.

La prima regola di questo orto urbano di Genova è forse il modo migliore per comprendere al meglio la filosofia del progetto “OrtoCollettivo”, nato da un’idea del “Comitato 4 Valli”, un’associazione di orticoltori e allevatori, nella zona genovese chiamata “Area Campi”.

Orto collettivo di Genova: il progetto

orto collettivo Genova

L’orto si sviluppa su 7 ettari di terreno, distribuiti su una collina che fino a non molto tempo fa era in completo disuso e in preda a piante infestanti: oggi, invece, grazie ad un’idea del Comitato 4 Valli, è diventato un grandissimo orto urbano, addirittura “il più grande d’Europa” come scrive l’ANSA.

Oltre alle sue considerevoli dimensioni, c’è un altro aspetto fondamentale che rende questo progetto davvero interessante, il fatto di essere “collettivo”. L’orto, infatti, non è organizzato per appezzamenti, ciascuno curato da una specifica persona o gruppo: l’intero terreno è a disposizione di tutti, sia per quanto riguarda la fase di semina che per quella di raccolta, così ci sarà sempre qualcuno a prendersene cura.

Un successo di condivisione e socializzazione!

orto collettivo Genova

In questo senso viene valorizzata al massimo la dimensione della condivisione, della socializzazione: per esempio, i membri della comunità utilizzano una sorta di “diario dell’orto”, dove annotano le varie attività e le spartizioni degli ortaggi; non solo, vantano anche una “moneta alternativa”, detta SCEC, adoperata per “acquistare” gli ortaggi o barattare altri prodotti e servizi.

Già da subito OrtoCollettivo ha riscosso un certo successo. Nel 2014, l’anno in cui è iniziato il progetto, il comitato è stato “bombardato” di domande di iscrizione, tanto che queste ultime hanno presto superato i 300 posti disponibili.

Oggi però OrtoCollettivo non è solo Genova-Campi, ci sono altri luoghi satellite in tutta la città dove poter coltivare, così da poter coinvolgere fino a 1200 “contadini urbani”. Numeri sufficienti per renderlo davvero l’orto urbano più grande d’Europa.

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