Biodiversità e curiosità

Rosmarino che passione: come fare le talee

Rosmarino che passione: come fare le talee

Come riprodurre il rosmarino per talea.

Il rosmarino è una pianta aromatica usata in cucina per insaporire le pietanze e molto utile in ambito erboristico grazie alle conclamate qualità dei suoi oli essenziali.
Non importa che uso ne facciate, ciò che conta è avere sempre a disposizione i suoi rami. Purtroppo, con il passare degli anni, il rosmarino produce sempre meno e per avere foglie fresche e saporite è necessario sostituirlo con arbusti più giovani.
Per fortuna esiste un modo semplice, e assolutamente economico, per creare nuove piante partendo dai vecchi cespugli che si hanno in casa. Grazie ai nostri consigli vedrete quanto è facile produrre le piante di rosmarino per talea.
I rami di rosmarino hanno la capacità di radicare se sistemati in terra, sfruttando questa caratteristica, riprodurre le piante per talea è un gioco da ragazzi. Operate a fine estate, quando le temperature iniziano a abbassarsi, nel frattempo osservate le vostre piante per selezionare i rami dell’anno più vigorosi e sani.

Come moltiplicare il rosmarino

Come moltiplicare il rosmarino

Per iniziare procuratevi del terriccio e qualche vasetto (circa 12 cm di diametro). Aiutandovi con delle forbici affilate, tagliate dalla vostra pianta dei giovani rami lunghi circa 20 cm. Successivamente eliminate con delicatezza le foglie basali situate nei primi 5 cm. 

Riempite i vasetti con del terriccio ben sminuzzato, accortezza che permetta all’acqua in eccesso di sgrondare. Se il suolo è troppo pesante potete ovviare al problema mischiando a 2 parti di terra una parte di agriperlite o di sabbia di fiume.
Sistemate in terra solo la porzione defogliata dei rametti, interrando al massimo 3-4 talee in ogni vaso e distanziandole opportunamente.

Le cure da riservare alle nuove piante di rosmarino

Le cure da riservare alle nuove piante di rosmarino

Posizionate i vasetti alla luce diretta del sole, meglio se riparati dai venti, e bagnate con frequenza il suolo per favorire l’attecchimento. Trascorso un mese i rami avranno emesso radici e inizieranno a crescere come una pianta vera e propria. Da questo momento in poi, diluite le annaffiature al minimo, bagnando il suolo solamente quando sarà quasi asciutto.

Come trapiantare il rosmarino in orto

Come trapiantare il rosmarino in orto

Dopo un anno di crescita le talee saranno pronte per essere trapiantate.
Se avete deciso di sistemare le piante in pieno campo, scegliete per loro una posizione soleggiata quindi scavate una buca larga e profonda quanto il vasetto che ospita il rosmarino. Sfilate la pianta dal contenitore stando attenti a non danneggiare le radici e posizionatela nella buchetta. Riempite gli spazi vuoti con la terra e bagnate in abbondanza per far attecchire la pianta.

Come trapiantare il rosmarino in vaso

Come trapiantare il rosmarino in vaso

Come anticipato, dopo un anno le talee sono pronte per essere messe a dimora. Per ogni pianta procuratevi un vaso di terracotta (circa 30 cm di diametro), in cui sistemerete sul fondo uno strato di argilla espansa di almeno 5 cm. Riempite il contenitore con del terriccio ben sminuzzato, livellate la terra e create al centro una buchetta ampia quanto il pane di terra che ospita la pianta. Inserite all’interno della buca il rosmarino e colmate eventuali spazi vuoti con il terriccio. Infine bagnate il suolo per favorire l’attecchimento e sistemate il vaso alla luce del sole.

La cura del rosmarino: poche ma utili accortezze

La cura del rosmarino: poche ma utili accortezze

Il rosmarino è una specie rustica capace di sopravvivere senza dover essere seguita con attenzioni particolari.
Per avere piante sane e vigorose, però, è bene estirpare con costanza le erbacce che crescono attorno alla base dei vegetali, operazione che risulta molto importante nel periodo successivo al trapianto.
Una volta che il rosmarino avrà attecchito non dovrete far altro che seguirlo con irrigazioni di soccorso in caso di prolungati periodi di estrema siccità. Ovviamente chi lo coltiva in vaso dovrà porre particolare attenzione all’annaffiatura, il rosmarino ha bisogno di pochissima acqua, va quindi irrigato con parsimonia: meglio bagnarlo poco che esagerare.
Inoltre dovrà stare attento al sottovaso, da svuotare con costanza per evitare ristagni idrici.

La raccolta del rosmarino funge da potatura

La raccolta del rosmarino funge da potatura

Il rosmarino può essere raccolto per tutto l’anno, avendo l’accortezza di non asportare mai troppi rametti, specie quando le piante sono molto piccole.
Per esser certi di non compromettere la salute del vegetale è bene evitare di tagliare più di un terzo della vegetazione sviluppata dalla pianta.
La raccolta di solito si sostituisce ai normali interventi di potatura che si svolgono sui cespugli, il rosmarino, infatti, è molto resistente ai tagli e tende a formare nuove fronde in prossimità di queste ferite.

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