Orti sociali e progetti solidali

Working4work, un network di agricoltura sociale nel feltrino

Working4work, un network di agricoltura sociale nel feltrino

Un progetto per sensibilizzare e promuovere l’inserimento lavorativo di persone con sindrome di Down. Ecco come hanno fatto quelli di Working4work

Da qualche anno l’agricoltura sociale a Feltre (BL) ha un nuovo volto grazie alle attività di Working4work: un progetto che ha come scopo quello di sostenere le politiche e le pratiche sociali finalizzate all’inserimento lavorativo di persone con sindrome di Down.

Uno studio preliminare, l’attività con le aziende, le occasioni per farsi conoscere e l’amore verso il prossimo, ecco cosa fanno Working4work e tutte le realtà che hanno preso parte a questo network ricco di valori. Seguici tra le montagne bellunesi e scopri con noi le attività svolte e quelle che verranno. 

Working4work, come creare un network di agricoltura sociale

Agricoltura sociale: cos'è Working for Work

Era il 2015 quando si cominciò a parlare di agricoltura sociale nelle sale che vedevano riunirsi i rappresentati dell’Associazione Italiana Persone Down (AIPD), ULSS 1 Dolomiti, Dipartimento Tesaf dell’Università di Padova, l’Istituto Agrario A. Della Lucia di Vellai ed Etifor. Da qui sono state organizzate riunioni con aziende che avevano frequentato il corso per diventare fattorie sociali, cooperative e associazioni di categoria.

In quell’anno, l’attenzione attorno alle possibili multifunzionalità dell’impresa agricola in ambito sociale era alta grazie a finanziamenti della programmazione europea per l’agricoltura sociale. Inoltre, nel contesto dell’ortoterapia, si erano raggiunti risultati più che positivi; come, ad esempio, accaduto a Monza negli orti di Grani di Pepe

Durante questi incontri sono state discusse le difficoltà in ambito lavorativo delle persone con sindrome di Down, scoprendo che per loro la possibilità di poter lavorare in ambito agricolo era bassa. Questi incontri hanno gettato le basi per partecipare, nel 2018, al bando regionale sulla misura 16.9 per la cooperazione in Agricoltura Sociale, del Programma di Sviluppo Rurale.

La nascita di Working4work

Agricoltura sociale: come creare un network

Working4work nasce in questo contesto e vive della necessità di creare un dialogo tra aziende, associazioni ed enti istituzionali al fine di favorire l’inserimento lavorativo di persone con difficoltà di integrazione sociale.

Il progetto si focalizza sull’obiettivo di offrire un lavoro continuativo in ambito agricolo a persone con Sindrome di Down, tuttora condizionate da preconcetti e pregiudizi che solo la cultura e l’informazione possono scardinare. Il percorso sembrava segnato, bisognava solamente mettere nero su bianco le tappe di questa avventura. Working4work ha capito sin da subito che la strada migliore da percorrere era quella già improntata da AIPD, che dagli anni ‘70 cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento.

Grazie ad un partenariato forte della Cooperativa agricola "La Fiorita", capofila, all'azienda avicola “El Puner”, all'azienda di allevamento di vacche da latte "San Giacomo", nonché all'azienda ULSS Dolomiti 1 e alla scuola agraria che ha accompagnato il percorso assieme all'AIPD, dopo più di 10 riunioni in meno di un anno, le attività da perseguire sono state definite: Working4work si è impegnato sin da subito a creare interesse intorno all’attività, informando e sensibilizzando le realtà del bellunese sulle possibilità di assumere questi ragazzi.

Gettare le basi per il futuro: lavoro etico e occasioni d’incontro

Agricoltura sociale: com'è nato Working for Work

Working4work ha iniziato a contattare le aziende, le associazioni, le cooperative, gli enti e le istituzioni del bellunese invitandole a tavole rotonde atte a sensibilizzare i partecipanti sulla questione dell’inserimento lavorativo per soggetti con disabilità intellettiva. L’iniziativa è servita a gettare le basi concrete per la creazione di un network a supporto delle attività.

  • Il passo successivo è stato quello di capire se effettivamente le realtà interessate ad avviare percorsi di inserimento potessero offrire delle condizioni lavorative valide, sia come ambiente di lavoro che come mansioni da svolgere, con lo scopo di assicurarsi delle attività concrete che sarebbero andati a svolgere i futuri lavoratori. 
  • A questo pro sono stati organizzati incontri formativi per le aziende con esperti di agricoltura sociale; non solo, l’Istituto Agrario A. Della Lucia di Vellai, partner del progetto, ha offerto il proprio sostegno concreto: gli studenti sono stati accompagnati in molte gite formative sia in Veneto che in Provincia di Pisa dai partecipanti al progetto Working4work.
  • Sono stati organizzati molti eventi con l’idea di avvicinare sempre più persone alle attività del progetto al fine di sensibilizzare su un argomento di cui si parla poco. Tra un workshop e l’altro, c’è stato anche il tempo di festeggiare, come accaduto durante la festa del raccolto che si è svolta lo scorso 9 agosto. Presso i campi offerti dall’azienda agricola “San Giacomo”, partner del progetto, alla cooperativa “Portaperta”,  i volontari assieme ai soci dell’AIPD hanno aperto l’entrata dell’orto alla cittadinanza permettendo a tutti di dare una mano nella raccolta degli ortaggi. Dopo un breve momento di presentazione delle attività svolte in questi anni, ci si è riuniti a tavola per un pranzo comunitario, un’occasione di incontro che ha permesso alla collettività di avvicinarsi concretamente alle iniziative che questo network ha fortemente voluto.

Working4work non ha ancora finito il suo lavoro, oltre a organizzare e gestire questa prima parte di attività, ora si sta adoperando per seguire attivamente le aziende e le cooperative interessate a questo progetto.. In questi primi anni ha percorso molta strada e fatto incontrare numerose realtà, tutte unite con l’intento di mettersi a disposizione del prossimo in modo concreto e continuativo. Non possiamo che salutarli con l’augurio che questo percorso possa continuare con sempre più soddisfazioni, sperando che riescano a scardinare preconcetti a favore di persone che non volgiono altro che essere visti come lavoratori come tutti gli altri.


Foto credits: Working4work 

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