Coltivare un orto sinergico significa produrre ortaggi in modo del tutto naturale: vi sembra impossibile? Non c’è nulla di particolarmente complicato nella filosofia del “non fare”, basta seguire alcune regole basilari. Scopriamo, allora, come realizzare un orto sinergico a regola d’arte, senza faticare troppo.
Cos’è l’agricoltura sinergica?
L’agricoltura sinergica si basa sull’idea che, in natura, le piante svolgono i loro cicli biologici e producono senza l’intervento dell’uomo. Anzi, più un ambiente è spontaneo e naturale, più il terreno rimarrà fertile e le piante produttive.
Ecco perché chi coltiva un orto sinergico si propone di ricreare nello spazio coltivato le dinamiche che avvengono spontaneamente in ambienti vergini.
Prima regola: “non fare”
Niente di particolare quindi, basterà avere un terreno da coltivare e seguire le giuste indicazioni per cominciare; dopodiché non dovrete far altro che lasciare che l’orto viva la sua vita e vi doni i suoi frutti.
L’agricoltura sinergica si basa su 4 regole fondamentali, le regole del “non fare”, vi basterà seguirle in maniera certosina per impostare un orto sinergico perfetto.
La prima norma è “non lavorare la terra”, se non all’inizio, quando il suolo va preparato per ospitare gli ortaggi. Una volta realizzate le aiuole rialzate (anche dette “bancali”) su cui andrete a piantare, non dovrete mai più smuovere il suolo per non alterare l’equilibrio tra gli esseri che popolano il terreno, fondamentali per mantenere la fertilità del vostro orto.
Seconda regola: attenzione a non calpestare il terreno
“Non calpestare l’orto” è la seconda regola, accortezza che vi servirà per mantenere soffice il suolo. In queste condizioni, le radici delle piante non faticheranno a svilupparsi e la pedofauna (gli organismi terricoli) potrà svolgere le proprie mansioni in un ambiente ideale.
Niente concimi e tanta paglia per pacciamare
“Non concimare” ma ricreare le dinamiche che avvengono in natura. Fate pure a meno dei vostri fertilizzanti e convincetevi del fatto che non dovrete mai più pulire l’orto dai resti delle piante morte. Anzi, degradandosi naturalmente aumenteranno la fertilità del terreno.
Molto importante per l’orto sinergico è anche la pacciamatura, da distribuire in ogni porzione di suolo, coltivato e non, con la funzione di limitare l’evaporazione d’acqua dal suolo.
Orto sinergico e le piante che si aiutano a vicenda
L’ultima regola base per realizzare un orto sinergico è piantare ortaggi di famiglie differenti secondo una logica prestabilita. Posizionate, in una stessa porzione di terreno, piante che riescano ad aiutarsi a vicenda grazie alle loro caratteristiche intrinseche. In ogni zona dell’orto andranno messe a dimora una leguminosa, capace di arricchire il terreno con l’azoto che preleva dall’aria, una liliacea, famiglia vegetale in grado di allontanare molti parassiti dannosi, e un’altra specie a vostra scelta.
Gli ortisti sinergici amano molto anche i fiori, non solo per la loro bellezza, ma per la capacità di attrarre impollinatori e tenere alla larga alcuni insetti pericolosi. Anche le piante aromatiche hanno qualità importanti, sistemate nell’orto migliorano il sapore di alcuni raccolti e favoriscono lo sviluppo di certe piante.