Biodiversità e curiosità

Cetriolo, rinfrescante e benefico

Cetriolo, rinfrescante e benefico

Il suo consumo regolare risulta utile nel contrastare la ritenzione idrica, gli edemi in generale e l’Ipertensione arteriosa.

 

 

Dott.ssa Rebecca Marzocchi
Specialista in Scienza dell’alimentazione - Bologna

Ortaggio tipico dell’estate, molto rinfrescante, il Cetriolo, il cui nome scientifico è “Curcumis sativus”, è il frutto di una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, la stessa di zucchine, zucche, meloni e anguria. Si ritiene originario dell’Asia meridionale, dove sarebbero stati rinvenuti semi vecchi di oltre 10.000 anni.

Acqua e sali minerali

Il Cetriolo ha un altissimo contenuto di acqua(96,5%) e un buon contenuto di sali minerali, che gli conferiscono proprietà benefiche. Tra i sali minerali quello maggiormente presente è il potassio, ma troviamo anche calcio, fosforo, zolfo, manganese, magnesio, sodio, ferro, iodio e silicio, quest’ultimo può contribuire ad alleviare i dolori articolari legati all’Artrite e alla Fibromialgia.

Poche calorie e tanti benefici Come possiamo vedere dalla tabella, questo ortaggio ha un apporto calorico ridottissimo: 100 g di prodotto apportano solo 12 calorie. L’esiguo apporto energetico, associato al buon contenuto di fibra solubile, rende il cetriolo un valido alleato per la linea: se ne può mangiare in quantità senza ingrassare e senza soffrire la fame, dal momento che la fibra solubile forma a livello intestinale una sorta di gel, che aiuta a rallentare l’assorbimento dei nutrienti, con un prolungato effetto saziante.

La lotta al sovrappeso viene inoltre facilitata dal contenuto di acido tartarico, un acido organico che impedisce ad una parte dei carboidrati ingeriti insieme al Cetriolo di venire trasformati in grassi, veicolandoli direttamente nelle feci. Grazie a questo effetto benefico conferito dall’acido tartarico, il Cetriolo permette di limitare il picco glicemico derivante dagli zuccheri semplici con conseguente miglior controllo della Glicemia.

L’acido tartarico agisce inoltre come regolatore del pH gastrico e plasmatico (effetto alcalinizzante), ha un effetto disintossicante e leggermente lassativo, il che, associato all’effetto della fibra, rende questo ortaggio utile anche in caso di Stipsi. L’acido tartarico, tuttavia, è sensibile al calore e viene inattivato con le alte temperature. Sebbene sia tossico ad alte dosi, anche mangiando Cetrioli in quantità non raggiungerà mai la quantità di acido tartarico pericolosa.

Contrasta la ritenzione idrica

L’assunzione regolare di Cetrioli si dimostra utile nel contrastare la ritenzione idrica, la Cellulite, gli edemi in generale e l’Ipertensione arteriosa. Infatti tra i minerali presenti nella composizione troviamo il potassio che, contrastando l’effetto del sodio, poco presente in questo ortaggio, risulta molto importante nell’eliminazione dei liquidi in eccesso. In generale quindi la compresenza di acqua, fibra, acido tartarico e potassio conferiscono al Cetriolo proprietà disintossicanti, depurative e diuretiche.

L’azione alcalinizzante dei Cetrioli contribuisce a contrastare gli effetti delle diete “moderne”, che sono ormai tendenzialmente troppo acide e pro infiammatorie. Un pH ben bilanciato si associa a livelli corretti di leptina, il principale ormone legato al controllo della fame e dell’appetito, e ad una riduzione dello stato infiammatorio dell’organismo. Un organismo meno infiammato è un organismo che ha un rischio minore di sviluppare malattie cronico-degenerative, malattie metaboliche e tumori.

In più i Cetrioli aiutano a ridurre l’acido urico nell’organismo, prevenendo la formazione dei calcoli urinari e contrastando la formazione della gotta.

Il controllo del colesterolo

La presenza della fibra, che aiuta a rallentare l’assorbimento di nutrienti come gli zuccheri e i grassi, associata alla presenza di steroli, rende il Cetriolo utile non solo per il controllo del Diabete ma anche per l’Ipercolesterolemia e per l’Ipertriglceridemia, ovvero quelle patologie caratterizzate da alti valori di colesterolo cattivo (LDL) e di trigliceridi.

Vitamina C, più difese immunitarie

Il Cetriolo fornisce un buon apporto di vitamina C (250 g di Cetriolo coprono il 13% del fabbisogno giornaliero). La vitamina C è ormai conosciuta da tutti come la vitamina antinfluenzale, poiché è essenziale per il buon funzionamento del sistema immunitario e aiuta a proteggere l’organismo da virus e batteri. Questa sostanza facilita anche l’assorbimento del ferro con la dieta, soprattutto quello presente nei vegetali, e prende parte alla formazione del collagene. Importantissimo anche l’effetto antiossidante della vitamina C che viene amplificato dalla contemporanea presenza di luteina e zeaxantina, anche loro potenti antiossidanti: contrastano l’invecchiamento cellulare, limitano la formazione di radicali liberi e prevengono le patologie tumorali.

Vitamine, dalla K alla A

Per lo più concentrata nella buccia esterna, troviamo anche la vitamina K, che ha importanti effetti antiemorragici e permette la corretta funzionalità di proteine implicate nel legame del calcio nelle ossa, contrastando quindi l’Osteoporosi. Come anticipato, nel Cetriolo vi è una buona quantità di folati, precursori dell’acido folico, una vitamina essenziale per la crescita, la replicazione e il funzionamento cellulare. È inoltre molto importante per sostenere le funzioni cerebrali, per la sintesi dell’emoglobina e degli amminoacidi; è la vitamina consigliata alle donne in gravidanza per prevenire le malformazioni neuronali del feto come la spina bifida.

Nel Cetriolo vi è anche una buona quantità di vitamine del gruppo B che, associate al magnesio, conferiscono proprietà calmanti, ansiolitiche e miorilassanti. Utili quindi negli stati di agitazione e ansia, per gli attacchi di panico e per i crampi mestruali.

Da segnalare anche il contenuto di vitamina E, e della provitamina A, e ancora azulene e acido tartarico. Questi elementi sono concentrati prevalentemente nella buccia e nei semi, che pertanto non andrebbero eliminati.

I benefici dei flavonoidi

La buona presenza di flavonoidi, tra cui la fisetina, un antinfiammatorio capace di proteggere le cellule nervose, contribuisce a rallentare i processi degenerativi cerebrali e a ridurre il rischio di sviluppare malattie come l’Alzheimer. Anche la vitamina K presente in questo ortaggio è utile nelle Demenze. Essa, infatti, oltre ad avere proprietà benefiche per le ossa e prendere parte alla coagulazione sanguigna, sembra riuscire a ridurre l’entità del danno neuronale.

La prevenzione tumorale

Come tutti i vegetali, la presenza di fibra, oltre a quella di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie, è utile per la prevenzione tumorale, poiché aiuta a promuovere la peristalsi intestinale e a ridurre il tempo di contatto di potenziali cancerogeni con la mucosa dell’intestino. In più, nel Cetriolo troviamo una buona quantità di lignani, composti fenolici appartenenti alla famiglia dei fitoestrogeni, che si sono dimostrati efficaci nella prevenzione di tumori come quello della mammella, dell’utero, delle ovaie e della prostata.

 

L’uso esterno

Oltre ai benefici ottenuti dal Cetriolo come alimento, vi sono quelli dovuti al suo uso esterno sulla pelle. Il Cetriolo contiene infatti una sostanza che si chiama azulene, che ha effetti antinfiammatori e decongestionanti. Non a caso nell’antica Roma le donne lo usavano come maschera di bellezza, per schiarire e decongestionare la pelle, come anti rughe e per combattere le scottature solari. Utile anche per combattere l’Acne e i punti neri. Può essere applicato direttamente sul viso tagliato a fette oppure come crema dopo averlo frullato.

Alcune controindicazioni

Come per ogni cosa, però, c’è sempre il risvolto della medaglia: quello che in alcune persone fa bene, ad altre potrebbe fare male. I Cetrioli, per il loro elevato contenuto di vitamina K e potassio, potrebbero interferire con l’assunzione di diuretici e anticoagulanti, per cui è sempre meglio fare attenzione a non esagerare e ad assumerli con cautela nel caso si stiano assumendo dei farmaci anticoagulanti.

Nel Cetriolo è presente una sostanza, la cucurbitacina, che risulta poco digeribile e che in alcune persone può portare a gonfiore addominale. Questo, associato all’elevato contenuto di fibre, lo rende poco indicato in chi soffre di Sindrome da intestino irritabile, poiché anche la fibra favorisce la formazione di gas intestinali.

Per migliorarne la digeribilità, alcuni consigliano di tagliarlo a rondelle, salarlo e lasciarlo in un colino per almeno mezzora.

Come per tutti gli alimenti ingeriti, anche il Cetriolo potrebbe dare Allergie, che possono manifestarsi con gonfiore della lingua, della gola e della bocca. In questo caso è meglio astenersi dalla sua assunzione.

Tratto da
Elisir di Salute (copyright)
il punto di vista di medici e ricercatori
luglio/agosto 2020

 

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