Produrre sbrise, champignon e piopparelli è facilissimo: vuoi imparare a coltivarli anche tu nell'orto di casa? Scopri qui tutti i consigli utili!
Coltivare i funghi non è molto diverso da coltivare un ortaggio; è vero, i funghi non sono delle piante vere e proprie, ma seguirli non può che dare soddisfazioni anche ai pollici verdi più esigenti.
L’ autunno è il periodo migliore per cominciare questa nuova avventura; dopo aver ripulito l’orto dalle colture estive, iniziate a coltivare i funghi, con questi consigli pratici.
Per diventare funghicoltori amatoriali non serve avere moltissimo tempo a disposizione, ma nemmeno essere parecchio esperti: con qualche accortezza e un po’ d’acqua, potreste iniziare a raccogliere i funghi nel giro di 3 settimane.
Per cominciare a coltivarli non dovrete far altro che acquistare presso il vostro garden center di fiducia un apposito substrato di coltivazione, soluzioni pronte all’uso inoculate (“seminate”) con il micelio del fungo che preferite. Scegliete quello che più fa per voi, sapendo che i più facili da coltivare sono gli champignon, le sbrise e i piopparelli.
Lo champignon (Agaricus bisporus), o prataiolo, è un fungo molto comune, bianco, compatto e facile da cucinare. I substrati di coltivazione vengono distribuiti in cassettine in polistirolo munite di coperchio.
Sistematele in una posizione rialzata, come possono essere una cassetta o un pallet, in un ambiente non molto luminoso con temperature comprese tra 12 °C e 18 °C.
Con queste poche cure dopo 2 settimane potrete raccogliere gli champignon, asportate quelli con diametro di circa 5 cm ruotandone la base. Dopo il primo raccolto continuate a bagnare il substrato per assicurarvi almeno un’altra produzione di champignon.
La sbrisa (Pleurotus ostreatus), conosciuta anche come gelone, è un fungo carnoso dalla forma particolare. Si coltiva in ambienti luminosi in cui ci sia passaggio d’aria, a temperature comprese tra i 6 °C e i 21 °C, anche la temperatura ideale di coltivazione si aggira intorno ai 13 °C.
Dopo 3 settimane, iniziate a raccogliere le sbrise che presentano un bordo esterno assottigliato e una colorazione chiara. Asportate dal substrato tutti i cespi maturi e continuate a bagnare come descritto in precedenza, solo così potrete garantirvi almeno un altro paio di raccolti.
Il piopparello (Cyclocybe aegerita) è un fungo di buona consistenza che, come suggerisce il nome, in natura cresce sui fusti di pioppo.
Il substrato su cui si coltiva viene venduto in balle ricoperte di materiale plastico. Anche in questo caso sistemate la balla di coltivazione su di un ripiano rialzato, in ambiente ventilato e luminoso ma evitando i raggi solari diretti.
Se d’inverno il locale va arieggiato di tanto in tanto, in primavera il passaggio d’aria nell’ambiente di coltivazione dev’essere costante.
Passati 20 giorni iniziate a raccogliere i piopparelli maturi estirpando i cespi, e anche in questo caso continuate a bagnare la balla per assicurarvi più raccolti consecutivi.