
Cos’è la chia o “Salvia Hispanica”?
La chia (Salvia Hispanica) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, alla pari di rosmarino, melissa e menta, per citarne qualcuna.
È una specie proveniente dal continente americano ove prima dell’arrivo degli europei era fonte essenziale di cibo per le popolazioni autoctone, seconda sola al mais e ai fagioli.
Questa pianta era tanto importante che furono molti gli europei che durante il XVI secolo, avventuratisi nel nuovo Continente, ne descrissero la coltivazione, gli usi e il fiorente commercio.
Oggi come allora la chia è una pianta aromatica simile alla salvia comune, con fiori bianchi raccolti in infiorescenze apicali che ad inizio autunno iniziano a produrre piccolissimi frutti secchi. Al loro interno si trova un ancor più piccolo seme, per l’appunto il seme di chia.
Nei tempi antichi era considerata - a ragione - un alimento dalle doti straordinarie, capace di donare forza e coraggio ai combattenti e utilizzato come dono alle divinità durante le cerimonie religiose.
Non solo, veniva utilizzato anche per produrre olio, usato per lo più come base per pitture da utilizzare su oggetti come su esseri umani. Tanto che proprio il termine “chia” deriva dall’atzeco “chian”, facilmente traducibile in “oleoso”.
Ad oggi, con il termine “semi di chia” si intende una mix di semi a scopo alimentare che comprende varie specie del genere Salvia; solitamente in commercio si acquistano confezioni che contengono i già citati semi di Salvia Hispanica, quelli di chia oro (Salvia columbariae) e quelli di Salvia spagnola (Salvia lavandulifolia).