Conosci il crescione d’acqua? È una pianta erbacea che può essere coltivata nell’orto in terrazzo, un ottimo ricostituente e un ingrediente versatile in cucina!
Avete mai sentito parlare del crescione d’acqua? Altresì conosciuto come Nasturtium officinale, questa pianta erbacea perenne può essere considerata un ottimo ricostituente e antianemico e un ottimo ingrediente da utilizzare in cucina, per aromatizzare moltissimi piatti della tradizione.
Curiosi di saperne di più? Scoprite insieme a noi tutte le peculiarità di questa particolare “aromatica”!
Una premessa è d’obbligo: fate sempre attenzione a non confondere il Nasturtium officinale con il comune nasturzio, che invece rientra nella famiglia dei Tropaeolum, piante ornamentali perenni o annuali.
Il crescione d’acqua si presenta con queste caratteristiche:
Se vi è venuta di coltivarlo, non è necessario avere a disposizione un orto di grandi dimensioni, saranno sufficienti un vaso e… un terrazzo: il nasturzio officinale non ha particolari esigenze e le sue sementi sono reperibili in qualsiasi garden center ben fornito.
I piccoli fiori bianchi sbocciano tra marzo e luglio, ma è nel periodo tardo primaverile-estivo, tra maggio e agosto, che potete portare in tavola le foglie tenere del crescione d’acqua.
Ma attenzione alla loro pronunciata deperibilità: i fusti e le foglie tendono infatti ad appassire in pochissimo tempo. Se non avete intenzione di consumare il crescione immediatamente, potrete ovviare (solo) temporaneamente al problema.
Come?
Tendenzialmente questa “aromatica” viene consumata a crudo. L’essicazione è invece sconsigliata, poichè contribuisce significativamente alla perdita dei principi attivi volatili, i diretti “responsabili” della sua bontà al palato e della sua efficacia medicinale.
Il consumo regolare del crescione d’acqua è spesso stato associato alla prevenzione di alcune patologie, tra le quali l’osteoporosi, la carenza di vitamina A e l’anemia.
Un modo per acchiappare tutti i suoi benefici è certamente quello di preparare un centrifugato con foglie di crescione... che ne dite di aggiungere anche delle carote? Apportando la loro tipica nota dolce, potranno smorzare l’amarognolo del crescione.
Ma non è finita qui. Le foglie ridotte in poltiglia, utilizzate sotto forma di impacco, si rivelano davvero preziose per curare alcune malattie della pelle, le escoriazioni o le eruzioni cutanee.
Un sapore caratteristico, pungente, lievemente acre ma molto gradevole: alcuni sostengono che il sapore di questa pianta sia molto simile a quello della rucola oppure della senape. Ecco perchè nella preparazione dei piatti è bene dosarlo con attenzione.
Come utilizzarlo il nasturzio officinale?
Ecco alcuni esempi: