
In Italia è molto difficile trovarlo in natura
Estragone, tragone e dragone sono solo alcuni dei nomi con cui viene definito il dragoncello (Artemisia dracunculus), una specie vegetale perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae che in natura può raggiungere anche il metro d’altezza.
Parente stretto dell’assenzio, del carciofo e della camomilla, questa pianta viene coltivata anche in Italia per le sue foglie, utilizzate in cucina sia fresche che essiccate.
Produce semi che difficilmente sono fertili quindi va propagata tramite divisione del cespo; una tecnica che prevede di dividere in più parti le radici di una pianta adulta, definita madre, per produrre delle figlie.
Ecco scoperto perché in molti ci domandano dove trovare il dragoncello: altro non vorrebbero che poter cominciare a coltivarlo senza dover acquistare una piantina.
Purtroppo per noi, in Italia è molto raro trovare il dragoncello in natura, se non in alcune zone limitate del Piemonte.
Anche se con l’amaro in bocca, dobbiamo rassegnarci all’idea che la soluzione migliore per cominciare a coltivare questa aromatica è quella di acquistare una piantina di dragoncello presso il proprio vivaista di fiducia.