Orti sociali e progetti solidali

ilGuado, agricoltura sociale e sostenibilità a Cordenons

ilGuado, agricoltura sociale e sostenibilità a Cordenons

Aiutare il prossimo condividendo un orto è possibile! Ecco come hanno fatto quelli de ilGuado a Pordenone!


“ilGuado” si scrive così, tutto attaccato e non è un errore, ma una scelta precisa, quella di questo gruppo di associazioni che ha deciso di unirsi per il bene della comunità di Cordenons (PN) piuttosto che gestire le iniziative in autonomia.

Un lavoro cominciato decenni fa e che piano piano si sta facendo conoscere come importante realtà su tutto il territorio provinciale.

Facciamo rotta verso il Friuli alla scoperta di questa bellissima realtà.

Dopo 30 anni di attività sociale nasce ilGuado

L'orto sociale nasce con la finalità di aiutare persone in difficoltà

ilGuado viene presentato nel 2018 quando alcune associazioni attive nel sociale nella zona di Pordenone decidono di unire le forze e di collaborare per migliorare se stesse e le loro proposte.

E di certo non sono degli sprovveduti, dato che almeno una di queste realtà ha lavorato su queste attività da più di 30 anni. È il caso della Cooperativa Noncello, impegnata sin dai primi primi anni ‘80 nell’assistenza a persone svantaggiate e ai pazienti dimessi dai manicomi dopo la famosa, e importantissima, legge Basaglia. Noncello fino a inizio 2000 aiutò le attività dell’ASL locale presso le strutture del SERT, dando una mano all’istituzione nel reinserimento sociale e lavorativo di persone soggette a dipendenze.

Purtroppo alle porte del nuovo millennio il SERT chiuse i battenti costringendo le associazioni e le cooperative a una scelta, che fare?

All’epoca Noncello non ci pensò due volte, rivalutò gli spazi lasciati liberi attivando progetti di condivisione abitativa e percorsi di inserimento lavorativo tramite il rilancio dell’attività di floricoltura. Già negli anni ‘90 la cooperativa aveva coltivato fiori con i ragazzi del SERT come attività formativa, si decise quindi di continuare questo percorso cercando di migliorarlo in tutto e per tutto.

Dopo una decina d’anni, intorno al 2010, la floricoltura pareva ben avviata e i rapporti con l’ASL sempre più fruttuosi per i pazienti; purtroppo l’arrivo della crisi mise in dubbio le attività; ancora una volta dovettero domandarsi: “e ora, che fare?” Cooperativa Noncello non si perse d’animo e decise che la strada migliore per mantenere attivi questi servizi era quella di creare una comunità più ampia!

È così che hanno cominciato a sviluppare un network composto da associazioni a finalità sociale offrendo loro una location e, per quanto è stato possibile, gli strumenti per svolgere le attività. L’orto sostenibile nacque proprio dal connubio di intenzioni con l’Associazione Modo, quest’ultima, infatti, prima propose la realizzazione un orto con finalità sociali e poi cominciò a gestire una fattoria didattica e ad organizzare attività in compagnia degli asini.

L’idea non poteva che esser accolta con entusiasmo dato che l’orticoltura è di certo un punto d’incontro tra fattoria e floricoltura, nonché uno degli strumenti più efficienti quando la finalità ultima non è il guadagno ma dare un aiuto a persone in difficoltà.

Di fatto prima di cominciare le attività sono serviti alcuni anni e molti sforzi, ma l’orto sostenibile e ilGuado nascono nel 2014; e da qui in poi si faranno conoscere ed apprezzare in tutta la provincia.

La storia dell’orto sostenibile di Cordenons

L’orto sociale de ilGuado è seguito secondo le norme che regolano la sostenibilità

L’orto sostenibile de ilGuado comincia ufficialmente la sua attività nel 2014 su un terreno in affitto; all’inizio magari non era ben chiaro a tutti come zappare ma nessuno aveva dubbi riguardo la linea con cui condurre l’iniziativa: niente paroloni o false promesse ma concretezza, limpidezza e etica. Perché lavorare a stretto contatto con persone diversamente abili, con problemi psichici o di dipendenza, significa porre il guadagno in secondo piano, pensando prima di tutto ad aiutare il prossimo nel personale percorso di inclusione

L’orto de ilGuado è seguito secondo le norme che regolano la sostenibilità, e non la sostenibilità intesa nell’accezione imperfetta con cui solitamente viene usata la parola, ma quella vera: gestire le attività in modo collettivo, cercando di migliorare la vita delle persone che vivono attorno alle iniziative, preservando e migliorando l’ambiente circostante per il bene comune e senza dimenticare che per questo tipo di attività serve comunque un supporto economico.

Ecco perché nell’orto sostenibile de ilGuado non troverete il marchio Bio, qui si preferisce evitare ogni tipo di chimica per cercare di favorire la normale attività della natura, capace di regolarsi in autonomia provvedendo da sé alla propria salute e alla qualità del suo prodotto.

E non si seguono solo gli ortaggi, tutto il paesaggio circostante gioca un ruolo fondamentale nella produzione. Nell’orto de ilGuado si taglia l’erba solo in alcuni filari e si allevano delle siepi autoctone tutt’attorno alle coltivazioni; tutto per creare rifugi per insetti impollinatori e cacciatori di parassiti pronti a debellare le avversità che attaccano gli ortaggi. Senza dimenticare che le rotazioni colturali e consociazioni sono all’ordine del giorno mentre le concimazioni vengono recuperate dalla fattoria.

Tutto ciò si svolge in un ambiente sereno e rassicurante, che ha sempre e solo creduto che l’inclusione è un valore essenziale, da veicolare tramite queste iniziative sia a chi ha problemi di integrazione sia a chi partecipa dall’esterno come cliente.

I prodotti dell’orto sostenibile ilGuado, infatti, si possono acquistare solo ed esclusivamente presso la sede operativa, di modo che si possa creare un momento di condivisione con la clientela, pochi minuti per far capire loro i valori ambientali e sociali che muovono l’iniziativa sin dai suoi albori.

Il network viene riconosciuto Polo di Agricoltura Sociale di Cordenons

L'orto sociale ha ampliato le sue attività tra cui interventi assistiti con gli asini

Dal 2015 a oggi ilGuado ha ampliato sempre più il suo network e l’offerta proposta sul territorio. Centri estivi, laboratori e interventi assistiti con gli asini ma anche le attività sportive di ASD Fiamme Cremisi, che offre la possibilità di destreggiarsi nel tiro con l’arco. L’associazione sportiva organizza anche delle camminate nel magredi per donne operate al seno, un’occasione per mantenersi in forma e avere una possibilità di confronto che altrimenti sarebbe difficile.

La Compagnia degli Asinelli, invece, mette la propria esperienza nell'organizzare passeggiate nel verde e iniziative per tutte le età, sempre in piena armonia con la natura circostante. Queste attività e la sensibilità con cui vengono proposte non hanno lasciato indifferenti l’amministrazione comunale che quest'anno, stilando la nuova strategia territoriale “Cordenons Comunità Solidale”, ha riconosciuto a ilGuado il ruolo di “Polo di Agricoltura Sociale” del territorio. Una nomina che riconosce l’importanza di questo gruppo di associazioni, capaci di aiutare concretamente il prossimo rimanendo sempre fedeli ai propri valori di inclusione, integrazione, interscambio e rispetto verso la diversità, che essa sia riferita all’uomo come alla natura.

Felici di aver conosciuto anche questa bellissima realtà dal futuro brillante, ci congediamo da queste terre augurando le migliori fortune a tutti coloro che partecipano e mantengono attive le attività a ilGuado!



Foto credits: ilGuado

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