Orti sociali e progetti solidali

L'Associazione Orto Sole coltiva il centro storico di Perugia

L'Associazione Orto Sole coltiva il centro storico di Perugia

Coltivano un orto sulle mura di Perugia per sostenere l'inclusione sociale. Scopri con noi le attività di Orto Sole!

Siamo andati a Perugia a conoscere il lavoro dell’Associazione Orto Sole, un gruppo di ragazzi che negli anni è riuscito a trasformare un ambiente degradato della città in un orto sociale che aiuta chi ne ha bisogno, e non solo.
Arrivati a Perugia centro, ci dirigiamo verso l’Arco Etrusco e poco oltre notiamo una porticina con una scritta coloratissima: Orto Sole. Eccoci arrivati! 
Seguiteci alla scoperta delle attività agricole e sociali che si svolgono tra i terrazzamenti che caratterizzano questo spazio verde lungo le antiche mura di Perugia.

Orto Sole dona alla città un orto sociale e uno spazio da vivere

entrata Orto Sole a Perugia

La porta dell’orto è accostata, ma non appena la apriamo veniamo accolti da Livia e Gianfranco e dai loro sorrisi.
Dopo le presentazioni di rito, cominciamo a incuriosirci e a gironzolare tra i terrazzamenti, tra una pianta di pomodoro e una di melanzane, tra un melo e un ciliegio.
Gianfranco, da bravo custode e lavoratore, ci saluta quasi subito per tornare alle sue attività, mentre Livia continua a passeggiare con noi e ci racconta le vicende che hanno caratterizzato la vita dell’associazione e dell’orto sociale.
Il progetto nasce ufficialmente nel 2015, dopo mesi e mesi di azioni concrete sul territorio e di riunioni finalizzate a rendere coerenti le idee dei 4 fondatori. Durante questi incontri, pianificarono il più possibile il futuro e il presente, partendo dall’unico presupposto per cui il fine ultimo sarebbe stato, sempre e solo, quello di aiutare il prossimo e la collettività. Decisero di far rinascere un ambiente degradato posto lungo le mura della città e di farne un orto grazie all’aiuto del “nostro” Gianfranco, che all’epoca viveva senza fissa dimora.
Fino a 5 anni fa, il terreno che oggi è occupato dagli ortaggi era abbandonato a se stesso e nel tempo era divenuto una sorta di discarica a cielo aperto, frequentata da persone non proprio raccomandabili.
Fu proprio la neonata APS Orto Sole a prendere in mano la situazione, tanto da riuscire ad avere in affidamento lo spazio per attività orticole a finalità sociale; come anticipato, il primo a entrare nel gruppo di lavoro fu proprio Gianfranco.
Le attività cominciarono con la pulizia dall’immondizia accumulata negli anni, parallelamente l’associazione progettò un sistema a terrazzamenti che tutt’oggi permette di coltivare in questa zona impervia e scoscesa.
L’Orto Sole - ci dice Livia - è in piedi da circa 4 anni e le soddisfazioni sono molte, almeno quanti gli sforzi per portare avanti un’iniziativa che si autosostiene.
In questo periodo sono state molte le persone che hanno aiutato a lavorare la terra, seminare e raccogliere ortaggi, e almeno altrettante hanno avuto la fortuna di poter partecipare alle iniziative svolte all’interno dell’orto.


L’avventura di Orto Sole comincia lungo le mura di Perugia nel 2015

Camminamento coperto Orto Sole

Come abbiamo già accennato, l’avventura dell’APS Orto Sole comincia ufficialmente nel 2015 ma già dal 2014 c’era fermento nell’aria attorno alle mura a Nord di Perugia dato che già all’epoca i ragazzi avevano cominciato a sistemare i terreni scoscesi. 
Con esso nascono poco per volta i primi terrazzamenti su cui coltivare sinergicamente gli ortaggi, mentre una porzione di suolo viene lasciata intatta per sfruttarla durante le attività formative. L’idea non è quella di creare un orticello, ma un vero e proprio progetto di socialità aperto a tutti e per tutti, che si concretizzi tramite la rivalutazione urbana e il lavoro manuale ma anche attraverso iniziative culturali. Ecco perché l’associazione sin da subito ha organizzato eventi e ha promosso moltissime occasioni di incontro e scambio. Da sottolineare come i ragazzi siano sempre riusciti ad autofinanziare proprio grazie a queste attività popolari: gli ortaggi coltivati, infatti, vengono destinati a chi dà una mano tra le aiuole o conferiti a chi è disposto a fare una donazione all’associazione. Nel 2016, invece, hanno aperto una campagna di crowdfunding online per poter acquistare qualche attrezzo per migliorare le attività orticole e diminuire lo sforzo fisico.
Dopo i primi anni di assestamento, insomma, le fondamenta del progetto si potevano dire costruite, e d’ora in avanti la strada apparve sempre più in discesa, un po’ come il terreno su cui coltivano!

4 anni di attività green utili per il sociale

Il cuore di Orto Sole

Le attività svolte in questi anni dall’Associazione Orto Sole son sempre state basate sui valori di inclusione, solidarietà, scambio e integrazione.
La scelta di seguire i vegetali secondo le norme dell’agricoltura sinergica, invece, ha permesso ai fruitori dell’orto di minimizzare gli sforzi mantenendo elevati i raccolti ma, soprattutto, di preservare e migliorare l’ambiente in cui vivono.
Parallelamente si sono susseguite sempre più attività formative e ricreative. Con il passare del tempo, infatti, Orto Sole ha accompagnato molte persone in percorsi di integrazione sociale: soggetti vulnerabili che senza un aiuto di questo tipo avrebbero avuto difficoltà a vivere in prima persona le emozioni e i valori che caratterizzano le normali attività di gruppo.
Proprio come nel caso di Gianfranco che, da ideatore esterno dell’iniziativa, è divenuto prima custode dell’orto e successivamente si è visto accreditare dalla Regione Umbria una borsa di lavoro per il suo operato.
Non solo, Orto Sole crede fermamente nell’inclusione, valore che ha permesso all’associazione di garantire ad alcuni immigrati l’opportunità di mettersi in gioco insieme a tutti coloro che vivono l’orto, tra una vanga e un rastrello, un ortaggio e un albero da frutto, una risata e una pacca sulla spalla.
Le attività svolte hanno attratto anche molte scuole, che hanno potuto passare una giornata di formazione sul campo, nel vero senso della parola. Se i ragazzi di “The Umbra Institute” hanno potuto conoscere i valori e le dinamiche che animano le attività in orto e l’amore per il verde comune, le scolaresche del "Centro Montessori" si sono sporcate le mani, tanto che il mandorlo di Orto Sole è proprio quello messo a dimora dai ragazzi della scuola.
E non è ancora finita qui: grazie alla partnership con Teatro Rinoceronte di Perugia e Comunità Capodarco di Perugia Onlus, Orto Sole ha proposto un percorso formativo di orticoltura alle persone con disabilità fisica e psichica che convivono presso la comunità di accoglienza umbra, un po’ come accade nell’orto dell’ospedale di Modica.
E poi? Tanti appuntamenti musicali, di poesia e di teatro; momenti di condivisione e scambio che permettono all’orto di aprirsi, in senso fisico e figurato, a tutta la cittadinanza per farsi conoscere e far conoscere le attività dell’associazione.
Abbiamo parlato così tanto con Livia e Gianfranco che il tempo è passato velocissimo, salutiamo i nostri nuovi amici e li ringraziamo per averci ospitato. Ricambiano il saluto con il sorriso che li contraddistingue sottolineando che è proprio questo a cui puntano da anni perché - ci dice Livia congedandosi -  “Orto Sole nasce per essere un posto bello dove sentirsi bene con sé e con il prossimo”.
Non possiamo che esser d’accordo con loro e aggiungerci al folto gruppo di appassionati dell’orto che riesce a ritagliarsi un momento di condivisione e serenità in questo lembo di terra sulle mura di Perugia, con l’idea di fare del bene al prossimo e a se stessi.


Foto credits: Associazione Orto Sole

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