Orti sociali e progetti solidali

Orti urbani contro il degrado: gli orti della Bergamella

Orti urbani contro il degrado: gli orti della Bergamella

Gli Orti della Bergamella, quando istituzioni locali e cittadini si battono contro il degrado.

Quante zone abbandonate e degradate osserviamo nelle nostre città?
Aree dimenticate, lasciate a loro stesse, che diventano poi dei bellissimi orti urbani.

Gli orti della Bergamella, l'inizio della storia

Fino a pochi anni fa infatti, tra Milano e Sesto San Giovanni, sorgeva una sorta di luogo di nessuno, un’area degradata dove alcuni cittadini si erano ricavati, senza una particolare organizzazione, piccoli spazi di coltivazione dove raccogliere qualche ortaggio. Ecco da dove ha avuto inizio la storia degli Orti della Bergamella.

Il ruolo fondamentale di cittadini e istituzioni locali

Un progetto nato dall’alto (ma tornato subito a crescere dal basso) questo, che ha visto le istituzioni locali e alcune associazioni coinvolgere gli ortisti spontanei per riqualificare l’intera area. Come? Smantellando gli orti preesistenti e realizzandone di nuovi, ben attrezzati e aperti a chiunque desiderasse iniziare a coltivare.
Grazie alla collaborazione e all’impegno reciproco di tutti gli attori l’area si è profondamente riqualificata e quindi valorizzata.

Orto significa socialità e sostenibilità

I vecchi orti della Bergamella sono solo un ricordo lontano: al posto dei capanni ora ci sono vere e proprie costruzioni in legno, non solo luoghi dove riporre gli attrezzi ma veri e propri spazi per le attività sociali. E non è tutto, sui loro tetti, orientati a sud, sono stati montati pannelli fotovoltaici con i quali si ricava l’energia elettrica necessaria per le varie attività dell’area.
Davvero green anche il sistema di approvvigionamento idrico pensato per recuperare l’acqua piovana e distribuirla ai vari appezzamenti.

Coltivare i propri ortaggi, una soddisfazione senza tempo

E poi ovviamente ci sono gli orti, frutto di ben 783 giorni di lavoro da parte dei 62 ortisti coinvolti, nei quali crescono rigogliose le piante coltivate che quotidianamente forniscono ortaggi freschi.

Insomma, quella che era un’area degradata e abbandonata è oggi completamente rinata. Gli orti urbani compiono piccoli miracoli, le persone si avvicinano al territorio, si sentono meno sole e gratificate da questa semplice attività che fa bene al corpo, allo spirito e, è il caso di dirlo, anche alla dieta.

Foto credits: Innisfree Hotels

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