Autunno a tavola: tutte le proprietà delle castagne

Autunno a tavola: tutte le proprietà delle castagne

Classificate come uno degli alimenti più energetici in assoluto, questi frutti prevengono l’anemia e sono ricchi di acido folico. Ecco le proprietà delle castagne!

In un involucro tanto prezioso da essere completamente spinoso, il riccio, si trovano di solito ben tre frutti di castagna.  Questa bontà autunnale, appartenente alla famiglia delle Fagaceae, non è solo una chicca con cui preparare invitanti leccornie gastronomiche, ma è anche un valido aiutante per mantenere il nostro organismo in salute. 

Quali sono, allora, tutte le proprietà delle castagne?

Ricche di amidi, utilissime in caso di astenia

Frutto-simbolo per eccellenza dell’autunno, la castagna è ricca:

  • di amidi e zuccheri semplici, sostanze che donano all’organismo l’energia necessaria per poter compiere tutte le sue funzioni. Ecco perché la castagna è stata classificata come uno dei frutti più energetici in assoluto, utile in caso di astenia (sia mentale che fisica) e durante i periodi di elevata attività fisica;
  • di acido folico, vitamina essenziale non solo durante la gravidanza, ma anche nella vita di tutti i giorni: previene l’anemia e contribuisce a protegge alcuni organi, tra cui il fegato. Si dice infatti che questa sostanza possa rappresentare un valido supporto per l’eliminazione delle tossine, appunto, dal fegato;
  • di proteine, vitamine (tra tutte la B1, B2, C e PP) e sali minerali, in particolare potassio, 

Utilizzata anche nell’industria cosmetica per la preparazione di maschere facciali detergenti e idratanti, secondo la medicina popolare, i decotti di castagna rappresentano validi rimedi nella cura di tosse, bronchiti e raffreddori.

Come sfruttare i suoi benefici in cucina?

Di prodotti preparati con le castagne, ce n’è davvero un’infiinità, ma i comfort food per eccellenza sono certamente i primi piatti!

Qualche esempio?

  • la versione toscana arricchita con i funghi, dove un mix di legumi si mescola sapientemente ad un gustoso brodo di verdure e ad un filo di olio extravergine di oliva. Se volete godere di un gusto ancor più saporito, aggiungete dei pezzetti di speck croccante prima di servire;
  • se volete scoprire un prodotto unico nel suo genere, vi consigliamo di provare le tagliatelle di castagne tipiche della zona di Rieti. Si portano in tavola con un condimento semplice composto da burro fuso, salvia e formaggio.
  • Il Centro Italia è un territorio vocato alla produzione di castagne e di conseguenza alle farine. Sempre nella zona di Rieti troverete gli gnocchi con i marroni, difficile stabilire la ricetta esatta dato che viene tramandata oralmente da molte generazioni.

Cosa preparare, invece, con la farina?

Ve ne sono di diverse tipiche del territorio nostrano, ad esempio la Farina di Castagne della Lunigiana DOP, quella di Neccio della Garfagnana DOP oppure quella prodotta con il marrone di Caprese Michelangelo, ma… ne esistono molte, molte altre!  

Con la farina di castagne si possono preparare molti piatti tradizionali, ecco qualche idea:

  • Una vera particolarità il pani ‘i castagne, una ricetta dalle origini povere, legate ai periodi di scarsità economica delle famiglie: si preparava, un tempo, in assenza di altre farine.
  • pochi ma saporiti ingredienti, quelli che abbondano nelle valli piacentine dove si trovano anche i più importanti castagneti. La polenta di castagne è ricca, cremosa e genuina. Per prepararla vi occorreranno farina di castagne, sale, acqua, burro, ricotta, latte.
  • come completare questa kermesse di marroni? Con un buon castagnaccio, un celebre dolce che unisce diverse tradizioni culinarie italiane.

Qualche curiosità

Il castagno è una pianta molto longeva, può raggiungere anche i 35 metri d’altezza, e può considerarsi decisamente antica, dato che alcuni ritrovamenti fossili hanno dimostrato che il ceppo da cui deriva esisteva già 10 milioni di anni fa. E sapevate che… In passato, in alcune comunità montane, la raccolta delle castagne era un momento talmente importante, che esse venivano poi utilizzate come monete di scambio? Un piccolo frutto, di grande valore!


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