Orti sociali e progetti solidali

Giacomino Fontanel, coltivatore volontario a Napoli

Giacomino Fontanel, coltivatore volontario a Napoli

Giacomino Fontanel, giardiniere volontario a Napoli.

82 anni e non sentirli. È l’età di Giacomino Fontanel, ma solo all’anagrafe. È lui il coltivatore - volontario, l’uomo che a Napoli è conosciuto per aver ridato vita ad un’aiuola degradata e abbandonata dal Comune, vicino all’aeroporto di Capodichino. Con la forza e l’energia di un ragazzino, infatti, Giacomino si alza ogni mattina armato di rastrello, vanga, zappa e annaffiatoio per curare, senza chiedere nulla in cambio, quello che è ormai diventato un bellissimo giardino.

Il suo è un sentito gesto d’amore verso quella che definisce “la città più bella e viva del mondo”

È così, quindi, che quello spiazzo degradato che “accoglieva” i turisti appena atterrati all’aeroporto, è ora diventato un concerto di piante e fiori, un degno benvenuto ai numerosi visitatori della sua amata città.

La sua vita, Giacomino, l’ha vissuta in mare, lavorando sulle navi da crociera e in quelle mercantili, in qualità di capitano: da qui l’appellativo “Capitano Giacomino Fontanel”. Dopo anni di sacrifici in coperta, Giacomino è andato in pensione e dal mare è passato a lavorare la terra, con l’intento di riqualificare quell’angolo del suo quartiere.

giacomino fontanel

Ha un cuore grande Giacomino, lo vedi quando parla dei suoi tre figli, che si sono “sistemati”, o quando ricorda la sua amata “Tittina”, Concetta, la donna con cui ha condiviso più di 50 anni della sua vita. Si capisce anche dalla dedizione con cui si prende cura del suo angolo di paradiso, quando vi addobba un albero per Natale o preparando l’aiuola per la fioritura in primavera rendendola un vero e proprio “trionfo di colori”.

La sua attività non è senza ostacoli purtroppo. Qualche mese fa, infatti, gli hanno rubato gli attrezzi di lavoro, ma lui non si è arreso, piano piano ha iniziato a riacquistarli e non ha mai smesso di passare le sue mattine senza dare un colpo di zappa o annaffiare.

Foto credits: Vicki Burton

Altri articoli: