Se cominci proprio in questo periodo, già in estate potrai già raccogliere i primi lamponi. Come fare? Ecco qualche consiglio utile
Il lampone è una pianta che può essere coltivata con le dovute accortezze anche nel giardino di casa. Certo, perché il lampone è una pianta esigente ma che al contempo dà moltissime soddisfazioni nel momento del raccolto.
Piccolo, buonissimo, ideale in pasticceria, il lampone è un frutto che si raccoglie per tutta l’estate: i più golosi non potranno farne a meno!
Il lampone (Rubus idaeus) è un cespuglio coltivato per i suoi buonissimi frutti; una pianta che cresce benissimo in Italia, anche se ha bisogno di particolari attenzioni per potersi sviluppare ed essere produttiva:
Il lampone si trapianta in primavera in un terreno lavorato e concimato nell’autunno precedente. Se abitate nel sud Italia potete svolgere questa operazione anche a novembre, ma solo se la stagione non prevede ritorni di gelo.
Per trapiantare il lampone non dovrete far altro che:
I lamponi, alla pari delle fragole, possono essere uniferi o rifiorenti, ciò significa che alcune varietà fioriscono e producono frutta una sola volta all’anno; delle altre, invece, fruttificano più volte all’anno.
Queste piante non differiscono tra di loro per l’aspetto ma per le modalità di gestione: vediamo nello specifico quali sono le differenze tra un tipo di lampone e l’altro.
I lamponi uniferi sono piante che producono frutta tra giugno e luglio tramite una singola fioritura. Questa tipologia di lamponi viene allevata a spalliera semplice, ciò significa che il tutore dovrà esser provvisto di palchi ogni 50 cm, appoggi sui quali fissare i tralci di lampone man mano che crescono.
La potatura del lampone unifero si svolge a fine inverno, andando ad asportare i rami secchi e quelli che han prodotto durante l’anno. Si vanno poi a selezionare circa 3 tralci, i migliori, i quali vanno cimati a circa 180 cm da terra per promuovere lo sviluppo di rami fruttiferi nella primavera successiva. Le specie unifere, infatti, sviluppano frutti sui tralci che nascono da rami dell’anno precedente.
Le varietà rifiorenti di lampone fruttificano più volte tra agosto e ottobre e, seppur vengano meglio allevate a “V”, in ambiente casalingo vengono gestite con una spalliera semplice, esattamente come appena descritto per le varietà unifere.
Quando si parla di potatura delle varietà rifiorenti i giochi si fan duri, questo lampone, infatti, va potato ben tre volte all’anno:
Questa pratica è necessaria sia per mantenere in forze la pianta che produce sia per evitare che abbiate lamponi che crescono in modo disordinato per tutto il giardino.
Che siano uniferi o rifiorenti, tutti i lamponi sono molto esigenti anche in fatto di concimazione e di irrigazione.
Anche quando si parla di concimazione, il lampone non si fa mancare nulla:
La raccolta del lampone non è proprio una passeggiata ma siamo certi che anche voi fareste qualsiasi cosa per assaporare questi dolci frutti rossi.
Dato che la pianta produce in modo scalare e che i frutti lasciati troppo a lungo sul vegetale diventano inappetibili, è bene raccogliere ogni giorno, meglio durante le ore fresche della giornata e solo se la frutta non è bagnata.
I lamponi freschi si conservano per circa 2 giorni, ma se avrete l’accortezza di staccarli dalla pianta con il loro ricettacolo (la “corona di foglioline” posta tra “peduncolo” e frutto) potrete assaporarli per circa una settimana. Inoltre ricordate di cogliere e gettare anche i frutti ammuffiti o danneggiati, in ogni caso evitate di mescolarli con quelli sani.