
Lenticchia: davvero un legume “fortunato”?
Secondo la tradizione italiana, consumare lenticchie a Capodanno porta soldi e fortuna nell’anno a venire; un augurio e un auspicio che in pochi si negano durante la notte di San Silvestro. Le origini di questa credenza risalgono a tempi antichissimi ma non sempre la lenticchia è stata considerata un cibo fortunato, anzi.
Lungo i secoli, si sa, le mode cambiano, e pare proprio che anche le superstizioni possano variare a seconda del periodo storico. Proprio come accadde alle credenze legate alla lenticchia, di certo uno dei primi legumi ad esser coltivati e commercializzati dall’uomo.
I primi a trarne vantaggio furono gli antichi egizi, già 500 anni prima di Cristo viaggiavano per il Mediterraneo diretti verso Italia e Grecia proprio per rivendere le loro rinomate lenticchie. Fu in questo periodo che il legume si diffuse tra le popolazioni che si affacciavano sul Mare nostrum.
Questi popoli iniziarono ad attribuirgli significati allegorici, tanto che nella Genesi Esaù baratta un piatto di lenticchie con Giacobbe in cambio del titolo di Re degli Ebrei. Grazie a questo passo dell’Antico Testamento, il popolo ebraico associò la lenticchia a uno scambio iniquo e scellerato: l’atto sconsiderato di chi, senza alcuna remora, decide di sbarazzarsi di ciò che più era importante. Non passò molto che il testo venne sottoposto a interpretazione e rivalutato come metafora della vita; da qui nacque la tradizione ebraica, ancor oggi in voga, di consumare le lenticchie durante i periodi di lutto.
Se in Giudea la lenticchia aveva un significato univoco, nell’antica Roma c’era chi, come Plinio il vecchio, ne esaltava le doti, il sapore e i benefici e chi le accreditava un significato di sventura.
Durante il Medioevo la fama della lenticchia ebbe alti e bassi; gli esperti dell’epoca, però, non concentrarono la loro attenzione sull’alimento, considerato cibo per i poveri, bensì sul suo significato onirico: per alcuni sognare le lenticchie era segno di sventura, per altri di buon auspicio.
Probabilmente fu proprio in questo periodo che nacque l’idea che le lenticchie portano fortuna, in ragione del fatto che all’epoca questo termine indicava un qualsiasi evento capace di cambiare la vita, in positivo come in negativo.