In primavera le piante cominciano a popolare i campi ma, proprio in queste prime fasi di crescita, devono essere protette da eventuali ritorni di freddo per scongiurare un fenomeno molto comune: la prefioritura degli ortaggi.
Se il gelo può portare alla morte dei vegetali, periodi di freddo alternati a aumenti di temperatura, causano la fioritura precoce di alcune piante. In questa situazione avrete di sicuro un orto più colorato ma potrete dire addio al vostro raccolto.
Quali sono le condizioni che portano alla prefioritura degli ortaggi nell’orto primaverile e come evitare questo inconveniente?
Gli sbalzi di temperatura sono la causa principale
Per prefioritura si intende una fioritura anticipata e immotivata che solitamente colpisce gli ortaggi, su tutti: lattuga, indivia, cicorie e carote.
Molti studi hanno provato che le piante fioriscono in modo anomalo se avvengono sbalzi di temperatura duraturi.
Questa condizione avversa è molto più probabile in specie a ciclo biennale, come biete o carote, ma ciò accade se i vegetali sono soggetti a un periodo di freddo durante la primavera.
Per spiegare le cause della prefioritura, bisogna partire dal presupposto che i vegetali riescono a percepire le temperature: per loro il freddo corrisponde all’inverno, così come le temperature miti non possono che avvertirli dell’arrivo della primavera.
Purtroppo gli ortaggi non hanno ben chiaro il concetto di stagione, quindi leggono i cambiamenti climatici di una certa durata come un vero e proprio passaggio di stagione.
Le piante che in primavera subiscono un periodo di freddo iniziano a fiorire non appena il clima torna alla normalità. Questo perché credono di aver superato un inverno inaspettato e pensano di ritrovarsi nella primavera dell’anno successivo, proprio la stagione in cui emettono fiori e semi!
Orto primaverile: anche la siccità può giocare a nostro sfavore
Non solo le temperature ma anche le condizioni di salute della pianta possono spingere la pianta a emettere fiore inaspettatamente.
Succede molto spesso che le piante non vengono irrigate con costanza o si trovano a dover subire acquazzoni: in questo caso, i vegetali potrebbero doversi adeguare a vivere in condizioni anormali, ossia a cavallo tra un suolo umido e uno secco.
Anche in questo caso, le piante si trovano spiazzate da questa alternanza e, a ogni cambiamento di umidità del terreno, si trovano costrette a riequlibrare le sostanze che governano il loro metabolismo.
Pare proprio che gli ormoni che promuovono la prefioritura siano mobilitati nel momento in cui il vegetale subisce per più volte questo tipo di stress.
Ed ecco spiegato perché vi suggeriamo sempre di irrigare con attenzione, stando attenti alle dosi d’acqua apportate e alla frequenza con cui annaffiate.
Evitare la prefioritura degli ortaggi con ingegno e tempismo
L’unico modo per evitare che gli ortaggi fioriscano anzitempo, è quello di essere previdenti!
La vostra personale lotta contro inaspettate variazioni climatiche parte ancor prima della semina: quando andrete a organizzare i vostri lavori e ad acquistare le piantine o le sementi da utilizzare in orto.
Nel momento in cui scegliete gli ortaggi, preferite specie adatte alla coltivazione in più zone climatiche: piante rustiche abituate a gestire con facilità condizioni ambientali di diverso tipo.
Torna a favore dell’agricoltore anche un’accurata scelta del periodo di semina o di messa a dimora. In molti, infatti, tendono ad anticipare queste operazioni alla prima giornata di sole disponibile dopo il gelo invernale, convinti che la stagione possa essere propensa sin dalle prime settimane dell’anno. Purtroppo i ritorni di gelo sono più frequenti di quel che si può pensare e, se le piante sono in terra da un po’, non avranno alcun dubbio a considerare questi abbassamenti di temperatura come un vero e proprio inverno!
Il consiglio è quello di essere pazienti e evitare di coltivare gli ortaggi fuori dai periodi corretti dell’anno: insomma non cercate di forzare i vegetali, loro seguono solo le regole della natura e noi pollici verdi non possiamo che accettare a testa bassa le leggi non scritte che regolano il mondo delle piante.