Orti sociali e progetti solidali

Calabria, l'orto bio scaccia la discarica

Calabria, l'orto bio scaccia la discarica

Sapete che gli orti bio calabresi hanno fermato una discarica? Ecco cos'è successo!

orto discarica

Gli orti possono fare miracoli? Sì, e ne abbiamo sicuramente le prove: ci sono stati casi in cui un terreno confiscato alla mafia è diventato un luogo di coltivazione condivisa per le famiglie bisognose, oppure casi in cui delle zone di degrado urbano sono state trasformate in aree verdi e rigogliose. Ebbene, di miracolo ne è stato fatto un altro, in Calabria, vicino a Catanzaro, più precisamente a San Floro.

Qui, una porzione di meravigliosa campagna calabrese sarebbe stata destinata a ospitare la discarica per rifiuti solidi e speciali più grande d’Europa, l’isola ecologica di Battaglina.

Uno scempio per i 600 abitanti del paese, e soprattutto per l’ambiente circostante. Per enti e associazioni locali era arrivato il momento di iniziare a mobilitarsi, ma non solo per loro. Anche Stefano Caccavari ha voluto unirsi fermamente alla “battaglia”, creando il progetto “Orto di Famiglia”. Studente di economia, “figlio d’arte” (la sua famiglia ha coltiva orti da tre generazioni), Stefano ha deciso di affittare alle famiglie della zona i suoi terreni a San Floro.

Chiunque ne avesse fatto domanda, poteva avere a disposizione 100mq di orto ad un prezzo abbordabile: durante la settimana, poi, c’era lo zio Franco e altri tre aiutanti a dare una mano con le coltivazioni, e il sabato o la domenica era possibile raccogliere tutti i frutti del duro lavoro.

Frutti 100% naturali, sia ben chiaro, perchè non vi era utilizzo di fertilizzanti e nemmeno di pesticidi, l’unico metodo ammesso era, infatti, la cosiddetta “lotta biologica”, tecnica che permette di tenere alla larga i parassiti, sfruttando unicamente gli equilibri della natura e il rapporto di antagonismo che s’instaura tra alcuni organismi viventi.

Forte anche di questo, il progetto si era presto rivelato un successo e ancora oggi è in continua evoluzione, basti pensare che gli “affittuari” sono passati da un numero esiguo a più di cento. Nel frattempo sono nate anche nuove idee, ad esempio la realizzazione di frutteti e la coltivazione del grano con relativo recupero di uno dei vecchi mulini in pietra di San Floro, caduti in disuso da tempo. Chi ha detto discarica?

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