Biodiversità e curiosità

Prodotti tipici pugliesi, 5 ingredienti da non perdere

Prodotti tipici pugliesi, 5 ingredienti da non perdere

Scopriamo insieme 5 prodotti tipici pugliesi, eccellenze di una Regione e dell’Italia intera.

Vai in vacanza in Puglia o passi nei dintorni? Tornare a casa a mani vuote sarebbe un sacrilegio: ogni regione italiana possiede un bagaglio inestimabile di specialità dal gusto unico. In Puglia puoi trovare, tra gli altri, la fava di Zollino, la carota di Zapponeta, il carciofo brindisino, la mandorla di Toritto.

Ogni regione italiana può vantare svariati prodotti tipici con sapori e aromi che raccontano la storia della terra d’origine e la cultura della gente che l’ha abitata nei secoli passati.
In vista delle vacanze estive, abbiamo pensato che conoscere i prodotti tipici pugliesi sia un’opportunità da non farsi sfuggire, specie se si ha intenzione di soggiornare in questa splendida regione.
Vi proponiamo un elenco di prodotti tipici pugliesi, frutti della terra che solo nei territori pugliesi acquistano il sapore inimitabile che li ha resi unici.

A Brindisi cresce un carciofo unico e inimitabile

A Brindisi cresce un carciofo unico e inimitabile

Il Carciofo Brindisino IGP è un prodotto tipico pugliese che, come dice il nome, ha origine nella terre di Brindisi e dei comuni limitrofi. Coltivato in queste terre da almeno 250 anni, è un carciofo arrotondato e compatto, con foglie esterne sfumate di viola che racchiudono un ricettacolo (comunemente detto “fondo di carciofo”) carnoso dal sapore delicato.
Queste caratteristiche uniche gli hanno permesso di essere insignito del marchio di Indicazione Geografica Protetta, un attestato che sottolinea come questo ortaggio possieda le caratteristiche organolettiche ed estetiche che l’hanno reso famoso solo ed esclusivamente se coltivato nella sua zona d’origine.
Raccolto in autunno, il Carciofo Brindisino si presta ad essere usato in cucina in numerose ricette. Su tutte dovete provare a cucinare i carciofi alla brindisina, vi basterà porre in forno delle patate e i fondi di carciofi conditi con un trito di menta, capperi, aglio, olive cipolla e pangrattato; dopo 30 minuti a 200 °C potrete già cominciare a gustarli.
Oppure provateli in abbinata alla carne, sono l’ideale nella ricetta dell’agnello ai carciofi, borlotti e ceci. Se pulire i carciofi vi occupa molto tempo, risparmiate le energie completando la ricetta con i borlotti italiani Valfrutta e i ceci italiani Valfrutta, così da esser certi di gustare legumi provenienti dal nostro Paese, raccolti e lavorati in giornata per poter offrire a chi li assapora il gusto degli ortaggi freschi.

Un po’ cetriolo, un po’ melone, ecco il barattiere pugliese!

Un po’ cetriolo, un po’ melone, ecco il barattiere pugliese!

Il barattiere è una specifica tipologia di melone (Cucumis melo) che cresce nelle terre a sud di Bari, precisamente nella zona costiera compresa tra Polignano a Mare e Savelletri. Si presenta come un melone a buccia verde o grigia con una particolare polpa croccante bianca-giallognola; ma le peculiarità del barattiere non finiscono qui. Esso, infatti, è quel che gli scienziati definiscono “ecotipo”, ossia un frutto che possiede determinate qualità organolettiche ed estetiche grazie alla specifica tipologia di ambiente in cui cresce. In poche parole, per poter coltivare il barattiere dovrete trovarvi in questa zona, in ogni altro terreno non c’è modo di farlo crescere e di raccogliere frutti che posseggono le stesse caratteristiche di questo prodotto tipico pugliese.
Insignito del marchio di Prodotto Agroalimentare Tradizionale (Pat), possiede un sapore unico che oscilla tra quello del melone e quello del cetriolo. Lo si consuma aggiungendo alle insalatone oppure come accompagnamento al purè di fave; molti lo usano anche come snack, così da godere della freschezza della sua polpa durante le assolate giornate estive.

A Zapponeta cresce una carota lunga più di 50 cm

A Zapponeta cresce una carota lunga più di 50 cm

La Carota di Zapponeta è una particolare varietà di carota che si coltiva nell’omonimo paese di Zapponeta, in provincia di Foggia.
Questo ortaggio salta all’occhio per il suo colore arancione acceso e per la forma più arrotondata delle comuni carote, ma anche per la sua lunghezza fuori misura, pensate che è più che normale che raggiunga i 50 cm di lunghezza.
All’assaggio, la polpa croccante e tenera sprigiona in bocca un sapore amabilmente dolce che rende veramente unica questa carota.
Insignita del marchio come Prodotto Alimentare Tradizionale (PAT) pugliese, la carota di Zapponeta è un’eccellenza da usare in cucina per sostituire con classe le carote comuni perché capace di donare ai piatti quella marcia in più che solo gli ortaggi di qualità possono permettersi. Se durante le vacanze siete nei pressi di Foggia, dovrete assaggiare la famosa torta salata con carote di Zapponeta, un piatto tipico che può essere consumato sia caldo che freddo.

Solo in provincia di Lecce coltivano la fava di Zollino

Solo in provincia di Lecce coltivano la fava di Zollino

La Fava di Zollino non può che essere uno dei prodotti tipici pugliesi più apprezzati, di certo è il legume migliore per preparare uno dei piatti tradizionali più importanti e saporiti di questa terra: il purè di fave con cicoria.
Coltivata principalmente in provincia di Lecce, deve il suo nome al paese di Zollino in cui ha avuto i natali.
La fava di Zollino, o “Cuccia”, come son soliti chiamarla i suoi compaesani, presenta una forma appiattita e una dimensione maggiore rispetto alle fave comuni; inoltre quando viene cucinata, tende a mantenere la sua forma senza sfaldarsi.
Le fave di Zollino si colgono verso fine primavera, inizio estate, in questo periodo sono una primizia a cui difficilmente si riesce a resistere. Se siete in Puglia tra giugno e luglio, non potete proprio farvele mancare.

La mandorla di Toritto conquista i palati di tutto il mondo

La mandorla di Toritto conquista i palati di tutto il mondo

In provincia di Bari, precisamente a Toritto, esistono dei mandorleti autoctoni da cui raccolgono un prodotto tradizionale di primissima qualità: le famose Mandorle di Toritto.
Un alimento così strettamente legato alla zona di produzione che le varietà di alberi coltivati portano il nome degli antichi agricoltori del paese, come nel caso dei mandorli “Antonio De Vito” e “Filippo Cea”.
Se la coltivazione è circoscritta, i suoi estimatori sono numerosi tanto che le richieste arrivano da tutto il mondo. Certo, perché la Mandorla di Toritto non ha eguali, ad ogni boccone il sapore dolce si sprigiona sul palato e persiste dolcemente fino alla mandorla successiva. Per non parlare di tutte le ricette in cui viene usata, una su tutte? La pasta di mandorle pugliesi, assolutamente da provare!

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