Biodiversità e curiosità

Ravanelli o rapanelli? È il periodo ideale per coltivarli!

Ravanelli o rapanelli? È il periodo ideale per coltivarli!

Si raccolgono in meno di due mesi di coltura, a patto che vengano irrigati con costanza: è tempo di coltivare i ravanelli o rapanelli. Scopri come!

Ravanelli o rapanelli, voi come li chiamate? Qualsiasi nomignolo utilizziate per identificarli, la pianta che produce quelle radici succose, tonde e rosse - con cui si preparano ricche insalate estive o primi piatti freddi con cereali o quinoa -  è sempre il Raphanus sativus.

E indovinate un po’, la primavera è proprio il periodo ideale per coltivarlo: sì, perchè viene seminato in tutti i periodi dell’anno a parte quelli più caldi e si raccoglie in meno di due mesi di coltura, sempre a patto che venga irrigato con costanza.

Ecco tutti i consigli per coltivare dei ravanelli perfetti!

Si adattano bene a ogni tipologia di suolo

Ravanelli o rapanelli?

Il ravanello è una specie orticola che si coltiva con estrema facilità e in pochissimo tempo regala ottimi raccolti.

Si può seminare durante tutto l’anno, l’importante è assicurargli un’irrigazione regolare e temperature miti: in inverno, quindi, può crescere tranquillamente sotto al tunnel.
Pur adattandosi a molte tipologie di suolo, la pianta predilige terreni tendenzialmente sciolti, perché capaci di allontanare l’acqua in eccesso: in sostanza, gli ortaggi da radice vanno preservati dall’umidità al fine di scongiurare muffe e malformazioni.

  • La coltivazione inizia con la messa a dimora dei semi lungo una fila profonda circa mezzo centimetro;
  • una volta che le piantine avranno sviluppato 3 foglie, vanno diradate, mantenendo una pianta ogni 5 cm;
  • se state coltivando più file di ravanello, distanziatele di 10 - 15 cm per evitare che “lottino” per accaparrarsi i nutrienti;
  • con temperature intorno ai 25 °C i semi di ravanello emergono dal suolo in meno di una settimana;
  • per portare al termine la coltivazione non dovrete far altro che annaffiare correttamente le piante e eliminare le infestanti che potrebbero svilupparsi tra i vostri ravanelli. Poi non vi resterà che raccogliere nel momento in cui le radici rosse avranno raggiunto le dimensioni tipiche della varietà messa dimora. 

Raccogliere ravanelli perfetti? L’irrigazione è fondamentale

Ravanelli o rapanelli: come coltivarli

L’irrigazione svolge un ruolo fondamentale nella coltivazione del Raphanus sativus: il ravanello cresce anche in condizioni pessime ma solo annaffiandolo spesso, con volumi d’acqua limitati potrete raccogliere radici croccanti, dal sapore eccelso.

  • Ciò che è importante non è tanto la frequenza con cui si annaffia (come accade, ad esempio, nel caso dei pomodori e ai cavoli), quanto la necessità di far crescere le piante su un terreno costantemente umido, ma non zuppo.
  • Se invece volete aumentare le dimensioni dei ravanelli, vi basterà rincalzarli come si fa con il porro: non appena vedrete fuoriuscire dal suolo le radici rosse, copritele con del terreno e vedrete che nel giro di qualche giorno le loro dimensioni aumenteranno drasticamente.
  • Ultimo ma importantissimo consiglio è quello di raccogliere nel periodo corretto perché i ritardi condizionano la qualità dei prodotti: i ravanelli lasciati in terra sono infatti poco appetibili perché acquistano un sapore troppo pungente e una consistenza spugnosa poco piacevole.

I ravanelli o rapanelli sono la stessa cosa?

Ravanelli o rapanelli, le tipologie

Il Raphanus sativus è una specie vegetale coltivata per la sua radice commestibile dal caratteristico sapore pungente, talvolta piccante.

Ravanelli e rapanelli, quindi, sono la stessa specie? Qualcuno suggerisce di chiamare ravanelli solo le radici tonde, altri usano i termini secondo delle personalissime interpretazioni legate al colore. L’unica sicurezza ce la dà il vocabolario: i termini “ravanello” e “rapanello” sono sinonimi in tutto e per tutto, seppur “rapanello” rappresenti una forma arcaica poco usata; pensate che lo stesso vocabolario suggerisce che sia molto più in voga il termine “rafanello”, anch’esso a indicare sempre e solo la radice rossa più amata dagli italiani.

Ma quanti tipi di ravanello esistono?

Ci sono moltissime varietà botaniche di Raphanus sativus ma, per semplificare, possiamo raggrupparle in base alla forma della radice che producono in:

  • ravanelli tondi, che sviluppano una radice tendenzialmente rossa e di forma tondeggiante, di circa 2 -3 cm di diametro.
  • ravanelli lunghi, che producono “frutti” di 10 cm di lunghezza;  
  • mezzi-lunghi, che hanno dimensioni che si attestano tra i 4 e i 10 cm. 

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