Soia & co. Come utilizzare i germogli in cucina?

Soia & co. Come utilizzare i germogli in cucina?

Che leggerezza i germogli in cucina. Oltre a quelli di soia, ce ne sono altri meno comuni, ma altrettanto buoni. Eccoli qui!

Utilizzate spesso i germogli in cucina?

Certo, fino a qualche tempo fa erano soprattutto le popolazioni orientali a consumare cospicue quantità di questo straordinario cibo, ma adesso anche noi non ne possiamo fare a meno: i germogli sono economici, gustosi e ricchi di proprietà nutritive utili all’organismo.

Sapevate però che oltre alla soia ci sono moltissimi altri ortaggi e legumi che producono germogli commestibili?

Bene, eccoli qui!

Germogli di porro, il gusto è simile alla cipolla fresca

Germogli in cucina: porro

Se avete deciso di coltivare il porro, sappiate che il suo processo di germinazione è particolarmente lento (circa 12 giorni). Cosa significa? Che il germoglio apparirà più o meno a metà di questo periodo e che completerà la crescita in due settimane scarse. Poi sarà pronto per essere adoperato nelle vostre ricette oppure per essere conservato in frigorifero al massimo tre settimane.

Al palato il loro sapore è decisamente uguale a quello del porro: delicato come quello della cipolla fresca con una nota lievemente piccante conferita dalle piccole “punte” nere presenti all’apice dei germogli.

Tutte queste caratteristiche lo rendono particolarmente adatto per guarnire a crudo le insalate, la carne oppure il pesce, ma può regalare indubbiamente grandi soddisfazioni anche quando è abbinato a zuppe e frittate, sempre se aggiunte poco prima di servire il piatto.

I più piccanti sono quelli del broccolo

Germogli in cucina: broccolo

Stelo bianco e sottile con due piccole foglie all’estremità, i germogli del broccolo sono tra i più preziosi, poichè contengono tantissime sostanze nutritive, tra cui vitamine, calcio, magnesio, fosforo, ferro e selenio.

Come consumarli? Semplice, in un’insalata invernale di patate, in un primo a base di quinoa e verdure miste oppure per guarnire una pasta con crostacei o sugo di pesce.

Germogli in cucina: gli alfa alfa (o erba medica)

Germogli in cucina: gli alfa alfa

È uno dei semi più facili da far germogliare, ma se non avete tempo da dedicare alla loro coltivazione, potrete reperire gli alfa alfa (o erba medica) direttamente nei negozi naturali o biologici.

Fonti preziosissime di energia, questi germogli sono spesso indicati nell’alimentazione dei bambini e degli anziani, oppure per gli sportivi che praticano allenamenti intensi. L'alfa alfa è infatti l’unico vegetale a contenere tutti e nove gli amminoacidi essenziali. Potrete apprezzarlo a pieno abbinandolo insieme a formaggi leggeri e delicati, ma fa faville anche con l’insalata belga, oltre a essere l'ideale per omelette e frittata.

I colori accesi del cavolo rosso

Germogli in cucina: cavolo rosso

Oltre a essere saporiti e gustosi, sono anche belli da vedere: i germogli di cavolo rosso hanno un aspetto inconfondibile, presentano uno stelo che va dal bianco al fuxia, e termina con un paio di foglioline di colore verde acceso.

Ma non è finita qui, hanno la particolarità di non essere per niente indigesti, al contrario di quelli del cavolo bianco, che possono risultare più “pesanti”. Impiegate i germogli per decorare una zuppa di cavolo rosso oppure per arricchire il gusto di un’insalata di mele e, appunto, cavolo rosso affettato fine, condito con della glassa di aceto balsamico.

Germogli di pisello stufati, un’alternativa al classico aperitivo

I germogli del pisello, al contrario di quelli che abbiamo visto fino ad ora, andrebbero consumati stufati a circa 40° oppure passati in padella. Queste modalità di cottura vi permetteranno di digerirli meglio, mantenendo allo stesso tempo tutto il gusto e il potenziale energetico.

Se avete voglia di sperimentare in cucina, per iniziare potete dedicarvi alla preparazione di un aperitivo veloce a base di germogli di piselli cotti leggermente al vapore, solo il tempo che si ammorbidiscano.

Esaltate il loro tipico sapore al retrogusto di nocciola con un pizzico di sale di Maldon aggiunto a fine cottura.

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