Una passeggiata da Nord a Sud, alla scoperta dei tipi di cipolle che si coltivano in Italia: qual è la tua preferita?
La cipolla è un ortaggio che si coltiva in tutto il mondo e in Italia non c’è regione in cui non si raccolgono questi gustosi bulbi. Ma quanti tipi di cipolle esistono? Pensate, ce ne sono di rosse, gialle, ramate, dorate e bianche.
Ecco le meno comuni, da Nord a Sud dello Stivale.
A Vicenza, nel paese di Bassano, si coltiva una cipolla piatta a buccia rossa. Nel tempo, raccolto dopo raccolto, la colorazione di questa varietà si è sbiadita poco a poco, tanto che ancora non si sa come chiamarla, se “Cipolla rossa di Bassano” o "Cipolla rosa di Bassano". In ogni caso, siamo certi che quando assaggerete il sapore unico di questa cipolla, i dubbi legati al suo nome passeranno in secondo piano.
Boretto è un piccolo paesino emiliano in provincia di Reggio Emilia in cui si produce una delle cipolle più famose d’Italia, per l’appunto, la Cipolla Borettana.
Tonda e schiacciata ai poli, la borettana ha una buccia giallo paglierino che racchiude un bulbo bianco candido. Oltre alla forma particolare, ciò che colpisce di più di questo ortaggio è il suo sapore delicato, privo di note pungenti, una sensazione unica al palato!
A Certaldo, cittadina alle porte di Firenze, la cipolla è così importante da essere inserita nel simbolo dello stemma comunale! Una tradizione araldica che si tramanda dal 1100, ma che sottolinea tuttora la rilevanza di quest’ortaggio per il territorio.
Ecco allora che a Certaldo potrete assaggiare:
A Castellone di Suasa (Ancona) e a San Lorenzo in Campo (Pesaro - Urbino) cresce una cipolla particolare, un ortaggio a buccia rossa dal sapore dolce, che veniva coltivato addirittura prima delle grandi guerre.
Grazie alle testimonianze di chi quei tempi li ha vissuti, negli anni 2000 le amministrazioni comunali hanno cominciato a interessarsi all’argomento, al punto d riuscire a recuperare le sementi di quest’antica cipolla. Ed ecco che oggi possiamo ancora gustare la Cipolla di Suasa, un ortaggio a buccia rosacea, dal sapore dolcemente gradevole. Passate in queste zone durante la festa della cipolla: potrete assaggiare molti piatti prelibati e un liquore marchigiano unico nel suo genere, il “Cipollino”.
Tra la provincia di Cosenza e quella di Vibo Valentia sorge Tropea, la cittadina calabrese famosa per la sua cipolla rossa, probabilmente una tra i bulbi più apprezzati e conosciuti del mondo.
Arrivata in Italia grazie ai Fenici prima della nascita di Cristo, la cipolla rossa di Tropea ha forma allungata e buccia violetta, all’assaggio la sua croccantezza si abbina ad un sapore dolce e bilanciato, frutto di un’elevata presenza di zuccheri nella polpa.
A metà degli anni 2000 è stata insignita del marchio IGP, riconoscimento che afferma come il territorio calabrese e la “Cipolla di Tropea Calabria IGP” siano legati imprescindibilmente l’uno all’altra: c’è poco da fare, la cipolla di Tropea non sarebbe la stessa se venisse coltivata altrove!
Continuiamo il nostro viaggio alla ricerca dei tipi di cipolle italiane, e questa volta arriviamo in Sicilia, più precisamente a sud dell’isola, a Giarratana, piccolo comune nella provincia di Ragusa.
La cipolla bianca e leggermente appiattita, che coltivano in questa zona montagnosa, è nota per le sue dimensioni straordinarie: pensate, mediamente questi bulbi pesano mezzo chilo, ma non è raro raccoglierne di più grandi, che arrivano anche fino ai tre chili.
La Cipolla di Giarratana si produce nel periodo estivo e viene utilizzata per preparare numerose ricette locali, anche se, grazie al suo sapore unico, basta una semplice gratinatura e un veloce passaggio in forno per realizzare un piatto fantastico.