Con l’inverno, torna la voglia di piatti caldi e saporiti. E cosa c’è di meglio dei fagioli borlotti freschi? Scopri cinque ricette della tradizione!
Gusto deciso, polpa compatta e massima versatilità in cucina: i fagioli borlotti sono un classico intramontabile di ogni menù settimanale che si rispetti. Soprattutto ora che, con il ritorno della stagione fredda, si ha sempre più voglia di coccolarsi con piatti caldi e saporiti. In questo, i borlotti sono un ingrediente imbattibile. Ne esistono più varietà, ognuna con le sue specificità e i suoi abbinamenti migliori. La filiera Valfrutta, inoltre, è particolarmente attenta a preservare la massima qualità dei fagioli, e infatti le fasi di raccolta e confezionamento avvengono nell'arco della stessa giornata.
Potrete trovarli freschi, secchi o in scatola – quest’ultima soluzione è quella perfetta se avete poco tempo. Ma il gusto più intenso appartiene indubbiamente ai fagioli borlotti freschi. E perché limitarsi alla solita zuppa di fagioli? Sul nostro sito trovi già alcune idee molto gustose, come ad esempio i borlotti in gremolata con capperi o ancora, le fettine di vitello con crudo, menta e melagrana.
Ma le ricette regionali che utilizzano questo ingrediente sono moltissime, e possono offrire spunti interessanti per rinnovare un po’ la nostra dieta settimanale. Pronti a prendere appunti?
Si scrive inverno, si legge pasta e fagioli. Una delle ricette più amate (e più buone) della tradizione italiana, semplicissima da cucinare e che proprio non stanca mai.
C’è chi la prepara aggiungendo la passata di pomodoro, chi i pomodorini freschi, chi invece la preferisce bianca, aromatizzata con salvia e rosmarino. Ancora, c’è chi utilizza la pancetta affumicata e chi invece sceglie il prosciutto crudo tagliato a listarelle.
Ognuno ha la sua ricetta, ma la cosa importante è: mai disfarsi del liquido di cottura dei fagioli - rigorosamente borlotti - perché è indispensabile per cuocere la pasta. Inoltre, se ancora non rientra nelle vostre abitudini, provate a frullare una parte dei fagioli e rimetteteli poi in padella per farli saltare con la pasta: il risultato sarà più cremoso e saporito.
Direttamente dalla tradizione lombarda, una minestra di verdure ricca e appetitosa, che di sicuro riuscirà a scaldarvi durante le giornate più fredde. Gli ingredienti essenziali? Lardo, verdure, riso e, naturalmente, fagioli borlotti freschi.
Alle verdure classiche (piselli, verza, pomodoro, sedano, cipolle e carote) potete aggiungere le verdure di stagione che più vi piacciono, come il cavolo o la zucca.
Un piccolo accorgimento: aggiungere la verza e i piselli per ultimi, ma prima del riso per preservarne la consistenza.
Per il resto, il procedimento è molto semplice, quello di un regolare minestrone. I tempi di cottura sono un po’ lunghi, ma il sapore di questo piatto saprà ricompensarvi per l’attesa. In fondo, la tradizione è sempre la tradizione!
Ci spostiamo in Piemonte, per un piatto decisamente sostanzioso, rustico e tutt’altro che dietetico. In compenso, è davvero squisito.
La Paniscia Novarese conta un gran numero di ingredienti, tra verdure varie, cotenna di maiale, lardo, salame d’la duja e fagioli. In questo caso, è bene che i fagioli borlotti siano freschi (o surgelati) perché dovranno cuocere insieme alle altre verdure per un tempo ben preciso. Per quanto riguarda il riso, scegliete una varietà che tenga bene la cottura, come l’Arborio, il San Andrea o il Carnaroli.
Potete rivisitare questa ricetta come più vi piace. Potreste, ad esempio, assaggiare anche la versione vercellese del piatto, che non prevede l’utilizzo di verdure.
In ogni caso, il risultato sarà nutriente e squisito!
Come tutti i piatti più riusciti, la jota è una minestra che nasce come tentativo di riutilizzo degli avanzi, ed è per questo che gli ingredienti necessari sono tutti poveri. È originaria di Trieste, ma le sue varianti sono moltissime e arrivano fin dalla Slovenia.
Per preparare la jota vi serviranno fagioli borlotti – una varietà specifica, il fagiolo borlotto di Pesariis -, carne di maiale, cavoli cappucci acidi e aromi. Ma, come ogni minestra che si rispetti, siete liberi di rivisitarla come più vi piace. Ad esempio, potreste provare ad aggiungere…
Piccolo tip: la jota sarà ancora più buona il giorno dopo, quando gli ingredienti si saranno ormai amalgamati alla perfezione.
A base di cavolo nero (come si può facilmente intuire dal nome), di fagioli e di polenta, l’incavolata toscana è una zuppa gustosa, perfetta per aiutarvi a ritrovare l’energia durante le giornate più fredde.
Potreste averla già sentita con il nome di intruglia, che però è tutto versiliese. Comunque sia, ci troviamo in Toscana, davanti a un piatto cucinato con ingredienti poveri, ma molto nutrienti. Anche in questo caso, il procedimento è molto semplice, ma potrebbe rubarvi un po’ di tempo:
Per dare maggiore consistenza e sapore, aggiungete anche la pancetta tagliata a cubetti e le patate. Potete anche provare a preparare l’incavolata facendo un mix di cavoli, come broccoli, cavolfiore, verza e chi più ne ha più ne metta. Avete raccolto abbastanza idee per le vostre serate invernali? Non vi resta altro da fare che procurarvi i fagioli borlotti e cominciare a sbizzarrirvi con gli abbinamenti più diversi.
Un’alternativa più “leggera”? La ribollita di borlotti e cavolo nero!