La spezia più ricercata al mondo nasce in Italia: è lo Zafferano di Sardegna DOP, l’oro rosso che si produce a mano
La Sardegna è una terra che ci regala frutti molto speciali: ma sapevate che nella zona di San Gavino Monreale, si coltiva lo zafferano più buono al mondo? Questo perché tra Cagliari e Oristano si trovano i migliori terreni possibili per la coltivazione del crocco sativo, la piccola pianta bulbosa da cui si ricava lo zafferano.
Sbarchiamo in Sardegna, allora, alla volta di San Gavino Monreale, in cerca delle origini dello zafferano di Sardegna DOP.
La storia dello Zafferano di Sardegna DOP comincia nel 2006 quando la Comunità Europea conferisce allo zafferano prodotto nei comuni di San Gavino Monreale, Turri e Villanovafranca il marchio per la Denominazione d’Origine Protetta.
In queste zone, però, la coltivazione del crocco e la produzione di zafferano si perde nei tempi e nella tradizione popolare.
Il crocco è una piccola pianta che si sviluppa da bulbo e lo zafferano non è altro che lo stimma trifido di colore rosso acceso che cresce al centro del fiore.
Intorno a metà ottobre il crocco fiorisce, è in questo periodo dell’anno che comincia la raccolta manuale dei fiori, da recidere con le unghie e da riporre con cura in cesti di vimini.
Se abbassarsi a terra a raccogliere i fiori a mano è faticoso, le successive lavorazioni hanno ancora il sapore antico e crudo di quei lavori da svolgere con pazienza e grande manualità, una mansione che da sempre è affidata alle sapienti mani delle signore della zona.
Lo si usa in mezzo mondo per preparare prelibatezze di ogni genere, ma solo per i sardi “su tzaffaranu” è un ingrediente importantissimo nella cucina locale. Questa spezia è ottima per condire la pasta ma nei malloreddus (comunemente conosciuti come “gnocchetti sardi”) è usata persino nell’impasto. Questa pasta non può che essere accompagnata con il ragù di salsiccia, una ricetta tradizionale facile da preparare:
Anche la fregula, pasta di semola tipica della Sardegna di forma tondeggiante, è preparata usando lo zafferano nell’impasto.
Non solo piatti salati ma anche i dolci sardi son preparati con questo ingrediente unico; molti dolci fritti del periodo di carnevale prevedono l’uso dello zafferano ma la ricetta tipica in cui proprio non può mancare è quella delle pardulas, piccole tortine ripiene di formaggio o ricotta aromatizzate con lo zafferano.
Nel corso dei secoli tutte le civiltà hanno riconosciuto allo zafferano proprietà terapeutiche e curative ma, come ben sappiamo, in molti casi la realtà si distacca dalle suggestioni del passato.
Come è noto lo zafferano dona ai piatti il tipico colore giallo acceso e un sapore che a descriverlo si perderebbe tempo, dato che tutti conosciamo l’aroma unico e insostituibile di questa spezia!
Di tutte le proprietà benefiche attribuite allo zafferano trova riscontro medico solo la sua capacità di limitare le contrazioni involontarie che provocano dolore.
Anzi, a differenza di quel che è stato tramandato, pare che l’uso eccessivo di zafferano abbia effetti negativi sulla salute dell’uomo; in particolare, le donne incinte dovrebbero limitarne l’utilizzo perché sembra che faciliti gli aborti.