Lo zenzero: storia, curiosità e miti della "magica" radice orientale

Lo zenzero: storia, curiosità e miti della "magica" radice orientale

Rimedio contro il raffreddore, antibiotico, antinfiammatorio, afrodisiaco. No, non è magia: è lo zenzero, famosa radice orientale.


Da un po’ di tempo a questa parte, il rimedio naturale suggerito in caso di raffreddore o influenza è sempre e solo lui: lo zenzero, i cui effetti benefici per la salute sono così rinomati da aver oscurato perfino quelli della spremuta d’arancia, tanto cara alle nostre nonne.

Sebbene qualcuno abbia iniziato a far caso all’esistenza dello zenzero soltanto quando se lo è trovato davanti fresco in una ciotolina al ristorante giapponese, questa radice vanta secoli e secoli di storia alle spalle: può essere (ed è stata) utilizzata in cucina in qualità di spezia, per esaltare i sapori delle pietanze; è stata utilizzata per le sue proprietà afrodisiache, antibiotiche, antinfiammatorie, perfino come antidoto naturale al morso dei serpenti. Enrico VIII la consigliò addirittura come rimedio contro la peste.

Una radice dalle proprietà miracolose, quasi magiche. Ma che cosa è superstizione, e che cosa è reale? Perché gli antichi attribuivano allo zenzero tutti questi benefici e, soprattutto, che cosa possiamo imparare da loro per utilizzarlo al meglio?

 

Lo zenzero: la carta d’identità

Lo zenzero: la carta d’identità

Il suo nome scientifico è Zingiber officinale, ed è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Zingiberacee, insieme ad oltre 1300 specie, anche queste dalle proprietà culinarie e curative interessanti, come la curcuma e il cardamomo.

Lo zenzero che conosciamo, amiamo e grattugiamo è la parte della pianta detta rizoma, ovvero la radice a crescita sotterranea: colorito marroncino e interno giallo, il rizoma è bitorzoluto, irregolare e dalla consistenza carnosa, ma al contempo è molto semplice da tagliare.

 

Le origini della radice di zenzero

Le origini della radice di zenzero

Ha le sue origini in Asia, in particolare Cina e India, dove veniva coltivato già 5000 anni fa e utilizzato come spezia, condimento e rimedio curativo. Sbarca nel nostro continente (si pensa) solo con Alessandro Magno, e il suo uso si diffonde dall’Antica Grecia a tutto l’Impero Romano, arrivando grazie agli Arabi fino all’Africa. È un periodo particolarmente fiorente per il commercio di spezie, e lo zenzero diventa tra il XIII e il XIV la spezia più commercializzata: in forma essiccata e polverizzata, viaggia dall’Oriente fino al bacino del Mediterraneo, si diffonde a macchia d’olio, conquista i popoli con le sue proprietà così sorprendenti da sembrare magiche.

 

Antidoti e pozioni: lo zenzero delle lontane credenze

Antidoti e pozioni: lo zenzero delle lontane credenze

Confucio (500 a.C.) pensava che lo zenzero schiarisse la mente, e non terminava mai un pasto senza masticarne un pezzetto. Nel Corano viene descritto come una pianta benedetta da Dio. Plinio il Vecchio lo consiglia come digestivo, Apicio lo inserisce nella sua raccolta di ricette De re Coquinaria. Ancora, il medico Discoride lo consiglia in caso di dolori allo stomaco, per Pitagora è un antidoto al morso dei serpenti.

I popoli Arabi lo indicano, forse ispirati dal suo sapore leggermente piccante, come stimolante per la libido, utile a rinvigorire le prestazioni sessuali. Perfino la celebre Scuola medica Salernitana ne loda le proprietà afrodisiache, e ne fa l’ingrediente principale per le pozioni d’amore.

Tracce di zenzero si trovano anche nella storia più recente: la leggenda narra, infatti, che sia stata la regina d’Inghilterra Elisabetta I a modellare il gingerbread man, il celebre biscotto dall’impasto speziato a forma di omino, a mo’ di ritratto dei dignitari di corte – per intenderci, Zenzy di Shrek. Di pan di zenzero era anche la casetta di Hansel e Gretel, che per molto tempo è stata definita erroneamente “di marzapane”.

 

I poteri reali dello zenzero… non meno affascinanti!

I poteri reali dello zenzero… non meno affascinanti!

Molte proprietà dello zenzero, è innegabile, ci arrivano dalla tradizione. Diverse sono le popolazioni ad essersene servite per combattere infiammazioni, nausea, mal di testa, dolori articolari, artrite, addirittura diabete.

Oggi la scienza conferma che i nostri antenati ci avevano visto giusto. Lo zenzero ha, in effetti, molte delle proprietà lenitive e calmanti che gli erano state attribuite nell’antichità. 

  • Contro la nausea: gli studi hanno confermato il potere calmante dello zenzero sulle nausee gravidiche, ma anche su quelle del mal di mare e del mal d’auto;
  • Contro gli stati influenzali: lo zenzero può essere utilizzato, sotto forma di tisana, per curare tosse, raffreddore, catarro – quindi sì, con buona pace delle nonne, la spremuta d’arancia ha ora un valido avversario nella prevenzione dei malanni autunnali e invernali;
  • Analgesico e antinfiammatorio: le proprietà di questa radice sono in grado di alleviare il mal di testa, ridurre le infiammazioni dello stomaco e i dolori articolari e muscolari. 

In più, contribuisce a ridurre il livello di colesterolo nel sangue e si stanno indagando le sue proprietà antitumorali. 

Insomma, lo zenzero fa bene, e sono molte le ragioni per cui inserirlo nel menu settimanale potrebbe rivelarsi un’ottima idea – non ultima, il gusto pungente.

Se preferite lo zenzero fresco, qui potete trovare qualche idea su come utilizzarlo. E non sottovalutatelo in cucina, dove può dare un tocco in più anche ad un semplice pollo arrosto. 

Altrimenti, potete acquistarlo in polvere e aggiungerlo alle vostre preparazioni con estrema semplicità.

Una cosa è certa: ora che ne conoscete le “magiche” proprietà, una tisana allo zenzero non avrà più lo stesso sapore.


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